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Pallacanestro Trapani, poco mordente

La squadra non riesce a schiodarsi da una stagione povera di vittorie, di soddisfazioni e soprattutto di orgoglio di cui servirebbe adesso una buona dose

TRAPANI. Ci si può lasciar andare al fatalismo, o alla critica più sfrenata, ma il fatto certo è che la Pallacanestro Trapani non riesce a schiodarsi da una stagione povera, di vittorie, di soddisfazioni, e soprattutto di orgoglio. Domenica, il precedente successo a Mantova e i guai di Ferentino offrivano ai granata un altro salvagente per riacquistare credibilità riproponendosi in zona play-off. Risultato: altra sconfitta interna dopo esser rimasti per 30' ad ammirare Ferentino, per poi reagire nell'ultimo quarto ed uscire, ancora, battuti e scornati.

Qualche cifra può essere utile a capire che partita è stata: Ferentino ha tirato nel primo tempo col 65% da due e 56 totale, a fronte di appena 5 falli spesi da Trapani. Al 30', la percentuale da due degli ospiti scende un po', ma solo al 59 per cento. Ora, risulta davvero incomprensibile come una squadra nella situazione di Trapani non riesca ad entrare in campo col sangue agli occhi, non riesca a produrre neanche qualche minuto di difesa dura, tanto per lasciar capire chi sta giocando in casa. Difficile interpretare cosa accade: se la squadra volesse far fuori il coach, non produrrebbe quella reazione nell'ultimo quarto, molto meglio sprofondare e poi succeda quel che succeda. Allo stesso modo, troppo facile attribuire tutte le colpe a Lardo, una specie di "piove governo ladro" adattato alla bisogna.

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