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Alcamo, la città divisa sul centro chiuso alle auto

I commercianti: «Non siamo disposti a subire provvedimenti improvvisati senza che il Comune ascolti gli esercenti»

ALCAMO. Chiusura sì, chiusura no. Oggetto della diatriba sono le continue improvvisazioni che i vertici del Comune di Alcamo mettono in atto per la regolamentazione del transito veicolare in centro storico. Mettendo vasi a sinistra e vasi adesso anche a destra lungo il corso stretto, pur facendo passare le auto. Istituendo divieti di sosta poco rispettati, cosicché i pedoni rimangono in condizioni disagevoli, e zone a traffico limitato (Ztl) che rimangono suscettibili di variazioni. Ad Alcamo si fanno convegni sulla mobilità sostenibile, facendo partecipare sindaci di altri Comuni con il chiaro intento di captare finanziamenti europei.

Ma la gestione del traffico urbano ad Alcamo, dove in pochi rinunciano all'uso dei veicoli a motore e, in particolare, delle autovetture, rimane caotica e insufficiente. Si rinfocola il dibattito. E si registrano le prime concrete rimostranze contro il provvedimento dell'amministrazione Bonventre che stabilisce di chiudere al transito veicolare la via Amendola e un tratto del corso VI Aprile nei giorni festivi. Titolari e dipendenti di un bar del centro storico si sono fatti fotografare in segno di protesta e hanno pubblicato su Facebook l'immagine che li raffigura, tutti assieme, al centro della carreggiata. Chiusura sì, chiusura no. Oggetto della diatriba sono le continue improvvisazioni che i vertici del Comune di Alcamo mettono in atto per la regolamentazione del transito veicolare in centro storico. Mettendo vasi a sinistra e vasi adesso anche a destra lungo il corso stretto, pur facendo passare le auto.

 

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