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Schiacciato da un armadio in ferro, così è morto un primario di Salemi

Il mobile in metallo si è abbattuto sul medico, provocando un taglio al braccio

SALEMI. Il dirigente del reparto di Medicina dell'ospedale Vittorio Emanuele di Salemi (nel Trapanese), Filippo Ampola, 61 anni, è stato trovato morto in una stanza che fungeva da archivio all'interno dell'unità operativa presso cui lavorava.

Il medico è stato ritrovato esanime sotto un grosso armadio metallico con scaffalature e sembra aver perso molto sangue.

Il corpo è stato trovato dopo le 13 da alcuni colleghi che, straniti,  non avevano visto il medico durante tutta la mattina di lavoro; ma, a quanto pare, il primario sarebbe addirittura morto qualche ora prima del suo ritrovamento.

Secondo le prime ipotesi Ampola potrebbe essere rimasto schiacciato dall'armadio, che gli ha tranciato un braccio e sarebbe così morto a causa del dissanguamento generato dalla ferita. La Procura di Marsala ha aperto un'inchiesta.

L’avvocato della famiglia Ketty Bivona ha voluto subito escludere qualsiasi ipotesi di suicidio sulla stessa lunghezza d’onda i carabinieri che parlano apertamente di una «disgrazia». Una maledetta fatalità che ha stroncato la vita ad uno dei più stimati e preparati cardiologi della zona. In ospedale anche gli ispettori del lavoro dell’Asp, coordinati da Nicola Gucciardi, per valutare se vi siano stati violazioni alle normative sulla sicurezza del lavoro. Fra i primi a portare le condoglianze alla vedova ed ai familiari il direttore generale dell’Asp Fabrizio De Nicola che visibilmente commosso non ha voluto commentare l’accaduto. Gli investigatori hanno disposto il sequestro dell’«armadio killer».

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