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A Mazara del Vallo un rifugio sanitario: cani adottati pure dalla Germania

In un anno sono stati ospitati 280 4 zampe e 500 sono stati censiti e messi in libertà

MAZARA DEL VALLO. Curati, sterilizzati, alcuni vengono anche dati in adozione. Per i cani assistiti al rifugio sanitario di Mazara del Vallo il futuro è spesso felice. In un anno sono stati ospitati 280 4 zampe e 500 sono stati censiti e messi in libertà. E poi c’è la prospettiva dell’affidamento, a volte anche oltre i confini nazionali. Alcuni turisti della Germania sono rimasti affascinati dalla struttura e un’associazione animalista tedesca ha adottato numerosi cani.

La gestione del rifugio sanitario, insieme a una campagna sul randagismo ha però un costo per l’amministrazione comunale che spende circa 500 mila euro l’anno. «È una cifra esosa che non tutte le città siciliane spendono, ma è un modo civile di vivere il territorio», spiega il primo cittadino Nicola Cristaldi. Da un anno il sindaco ha deciso di costruire un rifugio sanitario per i cani del territorio. È stato ristrutturato un vecchio mattatoio comunale abbandonato. «La nostra è una struttura all’avanguardia in Italia, non tanto per la sua grandezza, quanto per l’efficienza - spiega il sindaco -: possiamo ospitare attualmente 70 cani. Ma ben presto prevediamo un ampliamento per ospitarne di più».

I cani vengono presi nel territorio, portati nel rifugio, curati, sterilizzati, microchippati e poi vengono dati in adozione. Il rifugio sanitario infatti è dotato di una sala visita, dove il veterinario dell’Asp Antonino Croce effettua tutti i controlli del caso. C’è anche una sala operatoria dove l’animale viene sterilizzato e le medicine sono sempre a carico dell’azienda sanitaria. Quando il cane si riprende dall’operazione viene coccolato da sei addetti comunali che verificano se ha un temperamento docile. «Il comune di Mazara del Vallo ha anche investito nella formazione dei sei addetti del rifugio sanitario - spiega Cristaldi -. Qualora i cani sono docili e non trovano un padrone vengono rimessi nel territorio, mentre solo se sono aggressivi devono essere mandati nel canile di Caltanissetta». Ma in un anno di cani non docili ne sono stati trovati ben pochi.

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