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Pensionati trapanesi allo stremo: vitalizi da fame e tassazione alle stelle

Il segretario Di Matteo: «Attendiamo ancora la rivalutazione delle pensioni necessaria davanti all’aumento del costo della vita e al crescere dei tributi locali, e i famosi ormai 80 euro promessi ai pensionati dal governo Renzi, mai approvati»

TRAPANI. Fra gli oltre 95 mila pensionati di tutta la provincia, il vitalizio in media si attesta sui 601 euro «una povertà quasi assoluta - che non fa altro che confermare l'emergenza sociale vissuta dai nostri anziani, mentre le istituzioni indifferenti continuano a tagliare servizi socio-sanitari, aumentare le tasse e allo stesso tempo incassare ancora indennità fra le più alte del nostro Paese».  A lanciare così l'«allarme povertà» fra gli anziani è stato Mimmo Di Matteo, segretario provinciale della Fnp-Cisl, durante una riunione del consiglio direttivo del sindacato dei pensionati cui hanno preso parte, tra gli altri, il segretario regionale Alfio Giuio e, il segretario Cisl Palermo-Trapani Daniela De Luca. Nel corso del dibattito è stato ribadito che gli anziani, come i minori, dovrebbero essere posti al centro dell'attenzione della politica, anche perché in molti casi i pensionati sostengono le famiglie.

«Chiediamo da tempo interventi certi che mirino al miglioramento della vita degli anziani - ha affermato, infatti, Di Matteo -, che molto spesso si ritrovano ad essere una risorsa fondamentale, se non l'unica per le famiglie. Attendiamo ancora la rivalutazione delle pensioni necessaria davanti all'aumento del costo della vita e al crescere dei tributi locali, e i famosi ormai 80 euro promessi ai pensionati dal governo Renzi, mai approvati».

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