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Trapani, botta e risposta fra Damiano e Salone su Facebook

Riguarda gli assestamenti di bilancio passati in Consiglio comunale e la riduzione della Tari

TRAPANI. Dall'aula a Facebook. Lo scontro, sul Bilancio di previsione, tra Francesco Salone di Forza Italia ed il sindaco Vito Damiano non si è concluso nell'aula di Palazzo Cavarretta durante l'approvazione dello strumento finanziario. Il sindaco, dopo il via libera, ha spiegato, in una nota, che «è un risultato importante che aiuterà l'amministrazione a proseguire nel suo cammino per il perseguimento degli obiettivi prefissati, anche al fine soprattutto di alleggerire la pressione fiscale sui cittadini e senza compromettere la qualità e il livello dei servizi erogati». La Giunta ha lavorato a lungo per eseguire una revisione della spesa corrente, eliminando quelle non ritenute necessarie e facendo scelte significative per la finanza e la contabilità del Comune. Sono già in fase di elaborazione progetti per incidere maggiormente sull'evasione fiscale e sono state avviate le procedure per il recupero di somme a qualunque titolo dovute al Comune.

«Abbiamo garantito la continuità dei servizi offerti dalla Biblioteca, daremo impulso al Luglio Musicale e sosterremo, oltre al Trapani Calcio e alla Pallacanestro Trapani, l'Unione Maestranze, indispensabile per la sopravvivenza della Processione dei Misteri», afferma Damiano.Pronta, tramite Facebook, la replica di Salone. «Questo bilancio è un insulto alle classi meno abbienti e non ho difficoltà a definire l'impostazione di questo strumento votata alla "macelleria sociale". Apprendiamo mentre siamo in aula, da poco trascorse le 22 che il sindaco ha tagliato i fondi destinati alla esenzione Tari dai 270 mila euro del precedente bilancio agli 80 mila euro attuali. La differenza l'ha dirottata sulla Fardelliana per coprirne l'intera dotazione. Poi ha fatto presentare, come amministrazione, un emendamento che riduce gli 80 mila euro a soli 20 mila. Tradotto in termini pratici vuol dire che non ci sarà alcuna possibilità di esenzione della Tari, neppure per le famiglie più disagiate o a reddito zero».

«Solo falsità per un ennesimo attacco personale - ha replicato Damiano sul social network -. Ho chiarito in Consiglio che l'amministrazione avrebbe garantito esenzione e riduzioni Tari attraverso il cosiddetto "fondo di riserva" nella disponibilità del sindaco, ancorché nella proposta di bilancio, per esigenze di pareggio, è stata indicata la somma di 20 mila euro. Prova ne sia che il Comune ha invitato i cittadini in difficoltà a presentare le istanze per usufruire dei benefici. Tutti lo hanno capito tranne Salone". "Le falsità le dice il sindaco - è la controreplica -, perché fino al 31 dicembre non si è in grado di sapere a quanto ammonti il fondo di riserva, che può anche essere a zero. E poi l'anno scorso il sindaco ha fatto presentare le richieste per il bonus terza rata Tares poi mai dato a nessuno".

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