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Il canile di Marsala è saturo, è emergenza randagi

La struttura comunale accoglie 270 animali a fronte di una capienza di 180. Intanto le associazioni di volontariato proseguono nell’incentivare le adozioni

MARSALA. Branchi di cani randagi sono stati segnalati nella zona di Spagnola, ma il canile municipale è pieno e da circa un anno non è possibile accogliere altri animali, a meno che non siano vittime di incidenti o morsicatori. Si tratta di una situazione che va avanti da mesi e attualmente la struttura municipale accoglie circa 270 cani. A dire il vero circa ottanta sono pronti per essere reimmessi nel territorio e due cani, nei giorni scorsi, sono tornati nei quartieri di origine, in seguito all’autorizzazione del commissario straordinario. Tuttavia il canile è ancora ben lontano da ritornare alla normalità che prevede l’accoglienza di circa 190 animali.

A dire il vero un lavoro notevole è stato effettuato insieme alle associazioni di volontariato – OIPA e LIDA di Gibellina – allo scopo di incentivare le adozioni e sono venti i cani che hanno trovato una casa, alcuni anche fuori provincia. Ma nonostante tutti gli sforzi fatti dagli operatori del canile di contrada Ponte Fiumarella, la cui responsabile sanitaria è Maria Rosa Argentieri, e dai volontari, l’unica soluzione per decongestionare la struttura (una delle migliori della Sicilia n.d.r.) sembrerebbe reimmettere i cani nel territorio. Infatti per legge, una volta sterilizzati e vaccinati, i cani dovrebbero tornare nei quartieri di provenienza, ma a Marsala questo non è avvenuto per mesi. Tutto ciò – insieme al trasferimento presso altri uffici di personale qualificato – ha causato una situazione di stallo e grosse difficoltà per gli operatori del canile che, essendo solo in cinque, devono curare l’igiene e la salute di poco meno di trecento animali. Lo scorso luglio 21 cani sono stati prelevati dal canile municipale e affidati all’associazione “Mamma Chiara Animal Onlus” con sede a Scicli, (Ragusa), decisione dell’amministrazione che aveva suscitato il disappunto della sezione locale dell’OIPA. Ma anche questa scelta non è servita a risolvere il problema, ciononostante nella struttura di Ponte Fiurmarella, si continua a lavorare e ogni giovedì si effettuano sterilizzazioni.

A settembre è stato anche necessario effettuare una disinfestazione per assicurare che gli animali non venissero assaliti da parassiti come pulci e zecche. E mentre il canile è pieno, giungono segnalazioni di randagi che spaventano i cittadini anche nella zona del Fossato Punico. Qui un ragazzino è stato morso ad una gamba. La speranza è che le istanze presentate al commissario straordinario Giovanni Bologna affinché i cani ritornino nel territorio, una volta accertata la buona salute ed effettuata la sterilizzazione, che hanno trovato accoglimento, producano risultati concreti. Fino ad una settimana fa due cani sono tornati nei propri quartieri, dopo un periodo di osservazione – che è di circa due settimane – necessario dopo la sterilizzazione, ma altri otto dovrebbero tornare in libertà a breve.

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