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Campobello di Mazara, in un’area confiscata un campo per immigrati

L’idea di utilizzare il bene sequestrato è stata di Libera (la vicenda è seguita dal coordinatore provinciale Salvatore Inguì) e dal locale «Collettivo Libertaria»

CAMPOBELLO DI MAZARA. Dopo l’esperienza dello scorso anno, nata per iniziativa di alcune associazioni locali e poi condivisa dalla Commissione straordinaria che amministra il Comune, anche per questa stagione di raccolta delle olive tornerà ad essere allestito il presidio d’assistenza sanitaria per i migranti temporanei che arrivano a Campobello di Mazara.

Quest’anno il presidio sanitario, gestito dalla Croce Rossa, sarà allestito negli ex uffici dell’oleificio "Fontane d’oro" di via Rosario, confiscato, e concesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani. All’interno del recinto il Comune dovrà provvedere anche alla posa dei bagni chimici che potranno essere utilizzati dai migranti. Oggi pomeriggio è in programma un nuovo sopralluogo nell’area, con gli stessi commissari straordinari, funzionari del Comune e i responsabili provinciali di Croce Rossa e del comitato di Mazara del Vallo, il coordinatore provinciale di Libera.

Proprio questi ultimi, in uno dei sopralluoghi della scorsa settimana, sollevarono il problema della presenza nell’area dell’oleificio di fusti di plastica e pezzi di ferro per i quali è stata chiesta la messa in sicurezza all’interno di un ulteriore recinto chiuso, dove i migranti non possono accedere.

L’idea di utilizzare il bene sequestrato è stata di Libera (la vicenda è seguita in prima persona dal coordinatore provinciale Salvatore Inguì) e dal locale “Collettivo Libertaria”, i cui volontari lo scorso anno parteciparono alla gara di solidarietà tra le associazioni locali e privati cittadini (uno mise a disposizione gratuita il proprio recinto per il montaggio della tenda data in prestito dalla Fondazione San Vito Onlus) che, insieme ai volontari della Croce Rossa, diedero assistenza ai migranti accampati nell’area dell’ex baraccopoli, trasformata in un campo spontaneo di tende, eternit, plastica e legno.

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