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Alcamo, scatta l'indagine della Corte dei Conti
sui debiti fuori bilancio

ALCAMO. Una montagna di debiti fuori bilancio, i cui pagamenti sono all'ordine del giorno di quasi ogni seduta di consiglio comunale. Debiti contratti dal Comune con privati o società che hanno promosso azioni civili per ottenere pagamenti di vario genere, in tema di forniture, incidenti stradali, espropri e altro. Su questi debiti, la Digos del commissariato di Alcamo e la Corte dei Conti vogliono vederci chiaro e hanno aperto due inchieste, anche perché di recente, proprio in consiglio comunale l'argomento è stato al centro di aspri dibattiti. In particolare, la Corte dei Conti intende verificare se vi siano stati danni erariali. Circa due mesi fa, il consigliere comunale Alessandro Calvaruso aveva sostenuto che "i debiti fuori bilancio del Comune di Alcamo costano ad ogni famiglia alcamese 30 euro annui", ma poi era arrivata una smentita dall'assessore all'Economia, Antonino Manno: "Nell'esercizio finanziario 2012 - aveva detto quest'ultimo - sono state impegnate somme finalizzate al pagamento di debiti fuori bilancio per un totale di 159.761,21 euro (procapite per ogni cittadino 3,54 euro). Nell'esercizio finanziario 2013 sono state impegnate somme finalizzate al pagamento di debiti fuori bilancio per un totale di 200.072,75 euro (procapite per ogni cittadino 4,45 euro)".
Altra "patata bollente" di questi giorni riguarda il Fondo di solidarietà. Il capogruppo del Pd nel massimo consesso civico, Giuseppe Stabile, nei giorni scorsi aveva puntato l'indice sui "criteri di ripartizione del fondo di solidarietà comunale, che vedono Alcamo fortemente penalizzata rispetto agli altri Comuni della provincia di Trapani e non solo". Stabile intende chiarire che il suo "è un allarme rivolto alla città", ritenendo "che una questione di così grande importanza per il futuro finanziario della città avrebbe dovuto essere portata all'attenzione dell'opinione pubblica, innanzitutto dal primo cittadino, unitamente alla deputazione locale". Detto ciò, Stabile conferma comunque il proprio appoggio al sindaco Sebastiano Bonventre: "Voglio assicurare alcuni colleghi consiglieri comunali - dichiara infatti - che il sottoscritto non ha né la voglia, né il bisogno di mostrare forme di protagonismo attraverso dichiarazioni negli organi di stampa. Resto sempre disponibile, insieme con il Partito Democratico, a collaborare con il sindaco e con tutte le forze politiche e sociali della città per intraprendere iniziative che possano dare risoluzione sia a questo problema che ad altri". Mentre per quanto riguarda la situazione all'interno del movimento Ucd-Psi, che in giunta ha come assessore Enzo Coppola, al momento si registra una "fiducia condizionata" a Bonventre. Il coordinatore dell'Ucd-Psi, Domenico Parisi, riferisce che non c'è "alcun allontanamento a seguito dell'incontro con il sindaco, al quale sono state rinnovate le richieste del gruppo di addivenire ad un'azione amministrativa che superi il momento di crisi". Il gruppo, quindi, dichiara che "conferma la propria fiducia ma la vincola al raggiungimento in tempi brevi degli obiettivi concordati e si propone di favorire un confronto interno alla maggioranza per dare nuovo slancio all'attività programmatica". Approvato, intanto, dal consiglio comunale, il conto consuntivo.

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