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Salemi, cani «ricoverati» nel giardino del teatro

Scatta la protesta. La denuncia è stata avanzata anche dal Partito della Rivoluzione di Sgarbi che chiede l’immediato trasferimento degli animali in altra sede

SALEMI. Non sono stati ancora trasferiti i cani «temporaneamente ricoverati», nel giardino del centro Kim, l’edificio che ospita la grande collezione di circa 50 mila film donata nel 2010 da Yongman Kim al Comune, sotto la sindacatura di Vittorio Sgarbi. Sono numerose le segnalazioni inoltrate nei giorni scorsi da parte di privati e di associazioni animaliste che denunciano non soltanto un uso improprio dell’area ma anche le condizioni in cui si trovano gli stessi cani che sembra in alcune ore del giorno non abbiano un posto dove ripararsi dai raggi del sole, circostanza smentita dal Comune. A nulla sono valse anche le ripetute telefonate, negli ultimi 20 giorni, all’ufficio tecnico da parte di un privato che invitava i responsabili del settore a provvedere all’installazione di un piccolo gazebo per rimediare al problema. La denuncia è stata avanzata anche dal Partito della Rivoluzione il quale in una nota commenta: «Comprendiamo e condividiamo l'esigenza di dare accoglienza e assistenza ai cani randagi, ma non ci pare questa la soluzione migliore. Ci chiediamo, ancora oggi, quale sia stata la «ratio» che ha indotto la Dirigente Paola D’Aguanno a indicare quest’ allocazione. Il «Centro Kim», indipendentemente da quelle che sono le «sensibilità» dei burocrati comunali, custodisce un’importante collezione di film e non può essere degradato a ricovero di animali. Possibile che l'amministrazione comunale non sia in grado di trovare una soluzione alternativa? Noi suggeriamo il Parco comunale di contrada San Ciro».
Una destinazione d’uso impropria, come quella dell’ex asilo di San Giovanni, anch’esso ricovero temporaneo di cani che ha causato non poche lamentele da parte dei residenti della zona. La pratica per la costruzione del canile in contrada Baronia inferiore, progetto nato ben nel maggio 2013 con il Prefetto Leopoldo Falco, nonostante sia stato dato l’appalto da mesi, si trova tuttavia ferma ancora all’ufficio contratti. Nessuna replica è stata data dai caposettore che non possono rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti, per una diffida fatta tempo fa dal commissario Benedetto Basile e che non è stata ancora revocata dalla nuova amministrazione guidata da Domenico Venuti. Sensibile al problema l’assessore Rosalba Valenti che ha già attivato una campagna di vaccinazione e di sterilizzazione con un centro convenzionato «come si era promesso - conclude l’assessore -, i cani, a giorni, saranno trasferiti in alcuni locali più adatti, già pronti, lontani dal centro abitato».

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