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Non ci sono tettoie, attese «roventi» al porto di Levanzo

LEVANZO. Attese “roventi” al porto di Levanzo. Ma non solo. Se la stagione è quella invernale le attese diventano bagnate. Il motivo? Mancano delle tettoie che permettano ai cittadini di aspettare con tranquillità l’arrivo dell’aliscafo o della nave. Così si è costretti ad attendere sotto al sole anche a 35 gradi. E sotto la pioggia se la giornata non è delle migliori. Se poi si è pure disabili, il problema raddoppia. A raccontarlo ieri mattina durante la trasmissione radiotelevisiva “Ditelo a Rgs”, Paolo Marino: “Sono un diversamente abile, costretto a vivere su una sedia a rotelle, quando mi reco al porto di Levanzo e l’aliscafo porta ritardo per me è un inferno. Non ci sono delle strutture che coprano i cittadini dal sole o dalla pioggia mentre attendono che arrivi il mezzo che hanno bisogno di prendere. Mi è capitato più volte di ritrovarmi sotto al sole a temperature elevate con il rischio di avere un collasso. Se le altre persone riescono a ripararsi correndo a destra e a sinistra, per me non è così”. In questo modo un viaggio di piacere o anche di lavoro si trasforma in un incubo. Più volte Paolo Marino ha segnalato questa situazione alle autorità competenti. Ma ancora nulla è stato fatto. “Ho mandato richieste al porto, al Comune, alle società che lavorano all’interno della struttura portuale-afferma Paolo Marino-ma tutto tace oppure si passano la palla. Intanto a pagarne le conseguenze siamo noi cittadini, soprattutto con difficoltà motorie. Costretti ad attendere molto tempo in quelle condizioni”. Eppure il progetto per la costruzione di una tettoia all’interno del porto di Levanzo esiste. Manca solo l’approvazione da parte delle istituzioni. Parola della società Usticalines, compagnia di navigazione che opera anche nel porto di Levanzo e che attraverso una nota fa sapere: “Abbiamo già presentato un progetto che prevede la realizzazione nel porto di Levanzo di una tettoia attaccata alla nostra biglietteria proprio per alleggerire l’attesa dei cittadini. Adesso attendiamo le autorizzazioni per procedere con i cantieri. Autorizzazioni che saranno concesse solo dopo l’ok sul progetto sia da parte del Comune e sia da parte della Soprintendenza ai Beni culturali. Quindi attendiamo solo che vengano espletate le pratiche burocratiche”.

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