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Biblioteca Fardelliana di Trapani, il sindaco tira giù la bandiera: «La Regione ci ha abbandonati»

TRAPANI. Annuncia la «marcia su Palermo» e chiede al presidente del consiglio comunale, Peppe Bianco, di accompagnarlo. Il sindaco Vito Damiano vuole una risposta definitiva, ma anche favorevole, da parte del governatore Rosario Crocetta, sul futuro della Biblioteca Fardelliana. L’istituzione culturale rischia, infatti, di chiudere i battenti a fine mese ed i 17 dipendenti corrono il serio pericolo di essere mandati a casa se non dovesse essere definita la proroga dell'esercizio provvisorio fino al 30 settembre, termine entro il quale il Comune dovrà varare il bilancio di previsione dell’anno in corso. Al «disinteresse del Governo Crocetta», Damiano somma le «vane promesse» e punta l’indice anche contro il Libero Consorzio Comunale di Trapani nonostante la «disponibilità» dichiarata dal commissario Antonio Ingroia. L’Ente che ha preso il posto della Provincia non ha la possibilità di intervenire materialmente, per mancanza di fondi ma non avrebbe neanche dato riscontro alla richiesta di Damiano della revoca dell’atto di recesso dell'ex commissario Darco Pellos. Un atto che, secondo il sindaco, è illegittimo in quanto la Provincia è, per statuto, ente condotante dell'istituzione libraria. Nel «mirino» di Damiano, c’è, però, essenzialmente la Regione: «Ho invitato il governatore Crocetta a venire in città e a spiegare ai trapanesi perché non riesce a trovare una soluzione per la Fardelliana».
«Ammaino la bandiera della Trinacria», protesta simbolicamente, contestando anche le scarse risorse finanziarie previste dai deputati del territorio nell'emendamento alla manovra finanziaria che hanno presentato all'Ars per la creazione di un fondo a favore delle istituzioni culturali già cofinanziate dalle soppresse Province. «Si tratta di 2 milioni e 500 mila euro complessivi per tutta la Sicilia - sottolinea, infatti -. Solo a noi servono, invece, circa 700 mila euro per il Consorzio Universitario, 270 mila euro per la Biblioteca e circa 200 mila euro per il Luglio».
La protesta del sindaco non ha «commosso», però, l'Associazione Trapani Cambia che gli ha già inviato una nota nella quale ricorda che «sono passati pochi giorni da quando, in una seduta aperta del consiglio comunale, l'abbiamo sentita annunciare che il Comune avrebbe fatto fronte da solo alle spese della Fardelliana. Se adesso si è reso conto di aver detto una corbelleria, ammaini la sua fascia tricolore. Oppure si comporti come tutti i trapanesi si attendono: meno esibizioni e, con l'orgoglio di rappresentare bandiere e gonfaloni, si metta a lavorare sul serio».

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