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Trapani, investì e uccise «U zu Liddu» Automobilista patteggia un anno

TRAPANI. Travolse con l’auto Bartolomeo Gabriele, 83 anni, conosciuto come «U zu Liddu l’accellaro» che, per le ferite riportare, dopo due mesi morì. Accusata di omicidio colposo, una donna di 41 anni ha patteggiato una condanna ad un anno di reclusione davanti al giudice per le udienze preliminari Lucia Fontana che le ha concesso la sospensione condizionale della pena ma che le ha sospeso la patente per 8 mesi.
Il fatto è accaduto il 13 agosto dello scorso ano. La donna, alla guida di una Ford Focus, provenendo dal lato dello scorrimento veloce era diretta in via Marsala e all’altezza della via Bertino, in particolare della intersezione a «T», non avrebbe dato, per «condotta imprudente e negligente», la precedenza a Bartolomeo Gabriele che era in sella ad una bicicletta.
Nell’urto l’anziano, che abitava in quella zona, caduto rovinosamente sull’asfalto, riportò numerosi traumi, ferite e fratture di gravità tale che i medici espressero subito riserva sulla vita.
«U zu Liddu l’accellaro» è deceduto dopo due mesi di agonia, al Sant’Antonio Abate dove era stato ricoverato. Il suo cuore di ha cessato di battere nel reparto di medicina a distanza di due mesi esatti dall’incidente e dopo che, per essere assistito in ordine alle ferite riportate nell’incidente stradale, era stata anche necessaria una degenza all’ospedale di Marsala.
Bartolomeo Gabriele era conosciuto come «U zu Liddu l’accellaro» perché era solito ad andare a raccogliere le arselle, gli appetitosi frutti di mare, per poi rivenderli. La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dagli agenti della polizia municipale. Ai funerali di Bartolomeo Gabriele che hanno avuto luogo nella chiesa di Sant’Alberto, partecipò l’intero quartiere.
Nel corso del procedimento penale conclusosi con il patteggiamento davanti al gup, i familiari di Bartolomeo Gabriele, che sono stati assistiti dall’avvocato Giacomo Esposito, hanno ottenuto il risarcimento del danno da parte della Compagnia con la quale era assicurata la donna alla guida dell’auto investitrice.

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