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Marsala, la denuncia dell'Adoc: «Spiagge libere sporche e inaccessibili»

MARSALA. "Spiagge libere sul litorale sud sempre più ridotte, inaccessibili, sporche e scarsamente sicure che sono in aperto contrasto con la riconquista della "Bandiera Blu", dopo sei anni di digiuno". E' la clamorosa denuncia che, puntuale come ad inizio di ogni stagione estivo-balneare, arriva da Pino Amodeo, presidente provinciale dell'Adoc.Ancora una volta Amodeo,infatti, con una circostanziata nota diretta al sindaco Giulia Adamo e al presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano,denuncia le precarie condizioni delle spiagge libere del versante sud, sia sotto il profilo della pulizia nei tratti di accesso "da scoprire", e la sicurezza. "Ancora una volta - dice Amodeo - abbiamo avuto modo di constatare come non esista nelle spiagge libere alcun controllo che garantisca un facile libero accesso ai tratti di spiaggia libera e la sicurezza dei bagnanti. E' il caso di una comitiva di turisti che ha potuto accedere al tratto di spiaggia libera solo attraverso un sentiero pieno di immondizia, erbacce e rifiuti di vario genere e costretti poi a prendere il sole con il rischio di pallonate e colpi di racchette. Uno spettacolo indecoroso e mortificante per il buon nome di Marsala". Ma Amodeo, oltre a denunciare l'episodio della comitiva di turisti che dopo essere stata a San Vito Lo Capo era stata attratta da quanto di buono si dice su Marsala, torna ancora una volta sul decennale problema della riduzione degli spazi liberi del litorale per le sempre più illegittime concessioni demaniali sempre più vaste, a suo giudizio, che verrebbero fatte dai gestori di lidi e chioschi che recitano spazi sempre più vasti. "E' un assurdo che nonostante le nostre sistematiche denunce alle autorità competenti - dice Amodeo - nessuno fa rispettare la legge regionale che limita a soli 100 metri il fronte massimo dei lidi e destina il 50 per cento del litorale quale spiagge libere, con facili accessi, strade ampie e parcheggi comunali. Da alcuni anni abbiamo chiesto la revoca di tutte quelle concessioni che sono state rilasciate dopo il 2005, ma niente è stato fatto né da parte delle autorità comunali competenti né dal Dipartimento Regionale dell'Ambiente". C'è poi la questione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo ( il PUDM) che, approvato dal Consiglio comunale il 25 giugno dello scorso anno, pare non sia mai entrato in vigore lasciando immutato il caos e la illegittimità delle concessioni demaniali. Da qui la denuncia di Amodeo.

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