TRAPANI. Aveva perso la testa per una commerciante, ma lei sposata, con figli , lo vedeva - secondo la sua tesi - soltanto come un amico. Lui, dapprima l’avrebbe corteggiata con garbo e gentilezza, presentandosi tutti i giorni nel suo negozio. Poi, però, il suo modo di fare e le sua avances sarebbero diventati sempre più insistenti, sempre più fastidiosi, sempre più ossessivi. Fino a sconfinare nella molestia e nella violenza fisica. Il provvedimento che gli impediva di avvicinarsi nei luoghi frequentati dalla malcapitata, che nel frattempo lo aveva denunciato, non lo aveva scoraggiato. Adesso è in cella. Protagonista della vicenda un pregiudicato trapanese che è stato arrestato dalla polizia per atti persecutori. Stalking, insomma. Si tratta di V.F. di 36 anni. Le sue generalità non sono state rese note dagli agenti della Squadra volante che, diretti da Biagio De Lio, hanno posto fine al calvario della donna. Nell’arco di un paio di ore, dopo l’ennesima denuncia presentata dalla vittima, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani, su richiesta del pubblico ministero, ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti dell’indagato che così è finito in carcere. La vicenda ha inizio lo scorso mese di aprile. I due si conoscono, fanno amicizia, iniziano a frequentarsi. Con cadenza quotidiana lui va a trovare la donna, che ha 31 anni, nell’attività che ha nella zona del palazzo Venuti. All’inizio è simpatico, divertente, si comporta bene. Poi, però, cambia atteggiamento. Diventa geloso, controlla il telefonino della commerciante, la segue dappertutto. La situazione precipita quando un giorno l’uomo ferma per strada la commerciante che aveva appena lasciato i figli a scuola. I due iniziano a litigare. Interviene il marito che viene aggredito e picchiato. L’ennesima denuncia alla polizia culmina nel primo provvedimento restrittivo: l’uomo non può più avvicinarsi alla donna. Due giorni fa, però, lo stalker attraverso una finestra entra nell’appartamento, al piano terra, della commerciante. Si impossessa dei telefonini cellulari, tenta – secondo il racconto della vittima – di abusare di lei. Le urla attirano l’attenzione dei vicini. Spaventato, l’uomo fugge. Scatta un’altra denuncia che finisce sul tavolo del Gip che in poco tempo emette l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ora l’uomo è rinchiuso presso la casa circondariale di San Giuliano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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