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Castelvetrano, conto alla rovescia per i lavoratori della 6 Gdo

CASTELVETRANO. Riparte la corsa contro il tempo per i lavoratori del Gruppo 6 Gdo di Castelvetrano. Se entro giorno 25 maggio 2014 non saranno depositate, presso la cancelleria del Tribunale di Marsala, le eventuali proposte di concordato da parte di aziende interessate a rilevare la struttura, il prossimo 28 maggio i giudici lilybetani potrebbero mettere in liquidazione la società e così si potrebbe verificare il peggio. I lavoratori, ieri, si sono riuniti presso i locali dell’azienda di via Partanna con i delegati sindacali della Cgil. «Seguiamo ora dopo ora le vicende del Gruppo 6 - ha dichiarato Gaspare Giaramita, segretario della Camera del lavoro di Castelvetrano. Ci sono trattative molto interessanti in corso, da parte dell’Agenzia dei Beni Confiscati, ma dobbiamo attendere il 25 maggio per saperne di più. Noi siamo fiduciosi. Riteniamo che prevarrà il senso di responsabilità da parte di tutti gli interessati alla vicenda». Gli oltre 200 lavoratori attendono con trepidazione. Le loro sorti sono legate anche al futuro occupazionale di altri 200 lavoratori dell’indotto. Tra occupati diretti e indiretti, compreso l’indotto lavorativo, dell’ex gruppo Grigoli, a rischio ci sono oltre 400 posti di lavoro. La Cgil insieme agli altri sindacati di categoria Cisl e Uil non si distraggono un solo attimo. Ieri, è stato lanciato nuovamente l’allarme sui dipendenti del Gruppo 6. «Le lavoratrici e i lavoratori - aggiunge Giaramita - hanno il diritto di conoscere quale sarà il loro futuro. In questa direzione non è mancata anche l’attenzione del sindaco Felice Errante, del deputato Giovanni Lo Sciuto e anche del commissario della provincia di Trpani Antonio Ingroia e della senatrice Pamela Orrù.
Il peso economico di questa vicenda per le famiglie e per l’economia locale è particolarmente rilevante. Adesso è arrivata per molti dipendenti la cassa integrazione guadagni. Durerà 6 mesi. I lavoratori non possono accontentarsi, chiedono di tornare al lavoro e presto. All'interno del ginepraio delle aziende confiscate all'imprenditore condannato per mafia, Giuseppe Grigoli, rimane ancora da chiarire anche la posizione delle società Logicom e Stegicom. Ci sono 50 dipendenti che non hanno diritto alla cassa integrazione e da due mesi non vengono pagati. le società in questione gestiscono solo punti vendita distribuiti nella Provincia di Trapani. Sarà un fine mese particolarmente intenso per tutti i lavoratori interessati.

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