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«Mozia, nessuna fruizione senza tutela»

MOZIA. Con la «Settimana dell’archeologo», che ha preso il via ieri e si protrarrà fino a sabato prossimo, è stato avviato il progetto ”La mia Mozia”. Si tratta di un progetto che, promosso dal Centro Internazionale di Studi Fenici Punici e Romani, presieduto dal professor Enrico Acquaro, mira a divulgare la conoscenza della civiltà fenicio-punica nel territorio ed offrire ai giovani gli strumenti per riappropriarsi della storia di Mozia e dello Stagnone nella consapevolezza che «non può esserci alcuna fruizione senza la tutela e la salvaguardia dei beni archeologici e naturalistici».

Il progetto è rivolto alle scuole secondarie di primo grado e al biennio degli Istituti superiori della città, ed è attuato con la collaborazione, volontaria e gratuita, dell'Associazione Culturale Meilichios Centro Studi del Mediterraneo che da anni collabora con l'Università di Bologna e conduce gli scavi nel complesso archeologico della "Casa dei mosaici" di Mozia.

Il progetto didattico, che ha preso il via con l'inizio della «Settimana dell'archeologo», nella sua fase iniziale consiste in un laboratorio sulla metodologia dello scavo archeologico come esperienza "full immersion", ed è curato dalle archeologhe Paola De Vita, Noemi Lo Presti e Giuliana Pantaleo, in collaborazione con la Fondazione Whitaker e la Missione Archeologica congiunta dell'Università "Alma Mater Studiorum" di Bologna con la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani. In questa prima fase partecipano alle attività di seminario e di didattica laboratoriale dei gruppi-classe, per un totale di circa quaranta studenti dei licei Classico "Giovanni XXIII" e Scientifico "Pietro Ruggieri" che hanno dato piena adesione all'iniziativa. A completamento della settimana, il 24 maggio, anche le altre scuole che vorranno seguire le tappe dell'itinerario didattico, potranno partecipare ad una visita guidata al Museo "Giuseppe Whitaker" e dei siti archeologici di Mozia.

I partecipanti al laboratorio, con il proprio «account» del social network Facebook, potranno fruire di una pagina Web interamente dedicata al gruppo attraverso cui i volontari cureranno e metteranno in atto relazioni interattive sia con gli studenti che con gli insegnanti.
A conclusione della settimana, un altro incontro con le Scuole nel corso del quale il professor Enrico Acquaro, presidente del Centro Studi, insieme all'equipe didattica, potrà mostrare l'esperienza appena conclusa grazie alla documentazione raccolta durante le attività di laboratorio e coglierne così il «feedback» che possa essere significativo per tutti.
Inoltre è stata avanzata la proposta di un concorso di idee rivolto alle scuole per la creazione di un logo «La mia Mozia» che verrà bandito nei prossimi mesi per concludersi in ottobre, in occasione della nuova campagna di scavi alla «Casa dei Mosaici».

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