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Marsala, più fruibili e decorose le banchine del porto

Si tratta di opere necessarie – affermano dal Circomare – in attesa della completa sistemazione del porto”. Rimane da mettere a posto anche l’impianto elettrico

MARSALA. Ripulite e maggiormente fruibili le banchine del porto di Marsala: avviato lo smantellamento di tre grossi motopesca fatiscenti che occupavano ormeggi del Molo Colombo da oltre dieci anni. Da alcune settimane sono state avviate alcune iniziative finalizzate a rendere più fruibile e decorose le aree portuali. Infatti sono stati registrati abbandoni di spazzatura e rifiuti che hanno reso necessario il ricorso – in seguito ad istanza del comandante, il tenente di vascello Raffale Giardina – ad una pulizia ordinaria e straordinaria. Nel segno di questo maggiore decoro e soprattutto per rendere tutte le banchine fruibili per chi vive di pesca, in via del tutto eccezionale, è stato aperto un cantiere proprio nell’area portuale allo scopo di risolvere un problema a dir poco annoso. “Negli ultimi mesi – spiegano dalla Capitaneria – si è resa necessaria un’attività straordinaria per consentire la demolizione di tre grossi motopesca (lunghi circa 35 metri ciascuno) che occupavano da oltre dieci anni la banchina rendendola di fatto inutilizzabile per le operazioni commerciali. Situazione che ha comportato, su richiesta delle due società armatrici, proprietarie dei natanti fatiscenti, formulata presso gli uffici di iscrizione di Palermo – Trapani, di indicare, quale luogo della demolizione lo stesso porto di Marsala. Per questo è stata individuata e delimitata un’area da adibire a cantiere, in via del tutto eccezionale”. Si è trattato di una scelta obbligata, in quanto i motopesca non potevano essere spostati se non con costi davvero esosi. Il primo passo è stata la bonifica degli stessi per evitare rilasci di liquidi pericolosi, e poi è iniziato lo smantellamento. Ora i lavori sono quasi al termine e, una volta ultimati, ci saranno più di cinquanta metri di banchina utili e disponibili per i pescherecci che operano ogni giorno a Marsala. Se, invece, questa opera di demolizione non fosse stata effettuata, il rischio sarebbe stato che i tre motopesca affondassero arrecando danni per il transito di altre imbarcazioni e alla sicurezza di chi usa l’area portuale. “Si tratta di opere necessarie – continuano dal Circomare – in attesa della completa sistemazione del porto”. Rimane da mettere a posto anche l’impianto elettrico che in molti punti non funziona. Per questo, già diversi mesi fa il tenente di vascello Raffaele Giardina ha emanato un’ordinanza che vieta qui le attività notturne. Nelle scorse settimane sono state effettuati diversi sopralluoghi da parte dei tecnici del Genio civile di Trapani, ma i guasti non sono ancora stati riparati. Intanto è anche stata accertata la matrice dolosa dell’incendio del container verificatosi lo scorso 6 maggio. La Capitaneria ha già depositato in Procura la comunicazione di notizia di reato. Con ogni probabilità si è trattato di un incendio causato da ladri di materiale ferroso che hanno cercato di fare a pezzi il container in disuso da anni. 

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