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Marsala, Comune condannato per due notifiche

MARSALA. Paradossale situazione per il Comune di Marsala: con la notifica di due cartelle esattoriali ad altrettanti utenti marsalesi, per un importo complessivo di 70,36 euro (35,18 per utente) con somme iscritte a ruolo per 29,30 euro ciascuno, finisce per doverne pagare ben 300. Il Comune è stato infatti condannato al pagamento della suddetta somma a seguito del ricorso presentato alla Commissione Tributaria di Trapani dagli utenti destinatari della cartella di pagamento, l'avvocato Francesco Vinci e un secondo destinatario che ha chiesto di mantenere l'anonimato. Tutto ha avuto inizio il 10 marzo del 2009 quando all'avvocato Vinci e al secondo utente veniva notificata da parte della Serit Sicilia, agente di riscossione per la provincia di Trapani delle somme dovute al Comune, la cartella di pagamento relativa alla somma di 35,18 euro dovuta per l'Imposta Comunale sugli Immobili (la vecchia ICI) relativa al 2003. L'avvocato Vinci e il secondo utente "anonimo" reclamando la "inesistenza e/o assoluta infondatezza della pretesa tributaria, presentavano ricorso alla Commissione Tributaria di Trapani sostenendo che la somma richiesta non era dovuta in quanto l'imposta comunale era stata pagata mediante servizio Bancoposteonline il 16 febbraio del 2007 e che, pertanto, l'imposta richiesta non poteva essere pagata due volte. E la commissione Provinciale di Trapani presieduta da Franco Messina, relatore Antonino Arangio,giudice Antonino Alabiso,con sentenza del 21 marzo 2014 accoglieva i due ricorsi, annullando la sentenza e condannando il Comune di Marsala al pagamento delle spese di giudizio in favore dei ricorrenti liquidate in 150 euro ciascuno, oltre oneri ed accessori. In pratica per incassare per le due cartelle esattoriali 70,36 euro il Comune finisce per pagarne 300. Non è escluso, comunque, che il Comune si rivalga sulla Serit Sicilia che ha emesso la cartella di pagamento non dovuta perché già pagata.

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