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Abusivismo ad Alcamo, 57 casi non sanabili

ALCAMO. L'approvazione da parte di una risicata maggioranza in consiglio comunale è avvenuta pochi giorni prima della fatidica scadenza del 30 aprile, data oltre la quale il Comune di Alcamo avrebbe rischiato di essere commissariato. Si tratta del caso delle decisioni da prendere in merito a 57 casi di abusivismo non sanati sul territorio e che riguarda immobili confiscati, a partire dall'anno 1982, e che sono diventati di proprietà del Comune. La delibera appena approvata dal consiglio comunale è quella relativa agli adempimenti di cui all'articolo 31 del DPR 380/2001 e dell'articolo 4 della legge regionale 17/94.
"Nella fattispecie - spiega l'assessore all'Urbanistica, Enzo Coppola - il Consiglio è stato chiamato in causa, proprio dalle leggi su richiamate, per esprimere la propria valutazione sulla preminenza di un interesse pubblico al mantenimento degli edifici confiscati ai proprietari, rispetto al ripristino dei luoghi. La decisione assunta consentirà al Comune l'utilizzo dei beni confiscati secondo le disposizioni di legge in sostituzione della demolizione a cui erano destinati. L'altro ieri - prosegue Coppola - c'è stato un Consiglio che voleva capire esattamente quale era la portata e quali conseguenze determinava una decisione piuttosto che un'altra, da ciò i continui e pacati interventi di chiarimento del dirigente architetto Carlo Bertolino, che ha difeso la proposta di delibera e l'operato dell'Ufficio". E conclude: "Non mi sento di criticare nessuno per le numerose assenze, ma non posso fare a meno di ringraziare tutti i consiglieri presenti (maggioranza e opposizione) per l'alto senso di responsabilità e per la bella pagina che hanno scritto nella storia politica della nostra città. Confido in una replica lunedì prossimo per l'approvazione delle direttive per la rielaborazione del Piano regolatore generale".
E infatti, è convocata per domani alle 18 una nuova seduta con all'ordine del giorno anche una mozione d'indirizzo del consigliere Calvaruso su aiuti in favore dell'occupazione, e interrogazioni (senza risposta) del consigliere Nicolosi sui premi produttività, dei consiglieri di Abc sulla situazione che riguarda "Alcamo Energia spa", l'edificio ex autostazione e l'eliminazione di un tratto di marciapiede con conseguente unione della via Orlando con la via Chinnici. Anna Allegro, intanto, è il nuovo presidente della terza commissione consiliare Lavori pubblici, Urbanistica e Pianificazione del territorio, mentre Vito Savio D'Angelo lascia "Patto per Alcamo", che nei giorni scorsi aveva promosso una mozione di sfiducia al sindaco Bonventre, e passa al gruppo misto motivando questa scelta per "la scarsa partecipazione all'attività politica da parte dell'altro consigliere comunale facente parte della stessa lista (Dario Pirrone, ndr) e della mancanza di condivisione politica".Insomma un caso che non sembra chiuso e che senz’altro avrà ancora strascichi in Consiglio Comunale.

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