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Marsala, ruspe in azione: "cade" un’altra casa abusiva

Secondo una certa stima sono migliaia le costruzioni abusive già individuate e censite dalla speciale squadra anti abusivismo della polizia Municipale

MARSALA. Prosegue senza soste la demolizione delle costruzioni abusive che sono inserite nella "tristemente" famosa lista delle 24 demolizioni avviate nel novembre del 2011. Ieri mattina la lista delle demolizioni si è allungata ed è salita a 18. Sotto le ruspe della "Central Tecnica" di Giuseppe Blanco di Rosolini (Siracusa), aggiudicataria della gara d'appalto con un ribasso del 27,235 per cento sul prezzo a base d'asta di 120 mila euro, è caduta una costruzione abusiva ubicata in contrada Birgi, lungo lo Stagnone. Un immobile di 400 metri quadrati costruito senza concessione edilizia entro la fascia dei 150 metri dal mare di proprietà di una signora di 70 anni, originaria di Castelvetrano (di cui non è stata rivelata l'identità), che pare avesse ricevuto in eredità dai genitori quella costruzione. Presenti polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani, con il coordinamento del comandante della Polizia Municipale, dottor Vincenzo Menfi, il corpo di fabbrica con un discreto lotto di terreno e di un pozzo per l'acqua (che pare fosse anch'esso abusivo pur se opportunamente recintato) le ruspe hanno compiuto quel mesto rituale di abbattere l'immobile abusivo. Salgono così a 18 le costruzioni abusive demolite dall'11 novembre del 2011 ad oggi e per la cronaca è la 12esima del versante nord contro le sei del versante sud. E siamo arrivati a meno 6 dalla "famigerata lista"della prima ordinanza di demolizione e pare che gli interventi di demolizione delle costruzioni abusive (sulle quali c'è da tempo una particolare attenzione da parte della Procura della Repubblica che proprio nel giugno del 2011 aveva avviato un'indagine sui presunti ritardi esistenti nella procedure di demolizione)continueranno nei prossimi mesi fino a completare il primo elenco. Purtroppo quell'elenco delle 24 costruzioni ormai rimaste in sei, sarà seguito da un nuovo elenco di demolizioni che,se non ci sarà un intervento regionale di "sanatoria", tenuto conto che, secondo una certa stima sono migliaia le costruzioni abusive già individuate e censite dalla speciale squadra anti abusivismo della polizia Municipale, riguarderà sempre i due versanti del territorio (qualcuna già demolita anche in località Marausa, al confine tra i comuni di Trapani e Marsala). L'unica speranza per i proprietari delle costruzioni abusive è comunque che la Regione approvi quel decreto assessoriale da un paio d'anni in discussione presso la IV Commissione regionale Territorio e Ambiente che ha subito un improvviso stop e che non si sa quale sarà il suo futuro. Soltanto in quel caso le altre costruzioni "candidate" alla demolizione, essendo stato già ultimato tutto l'iter previsto del sequestro e dell'acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune, potrebbero essere salvate, almeno quelle "sanabili" tra quelle 2.000 e passa costruzioni abusive che risulterebbero essere sull'intero territorio comunale, non soltanto entro la fascia dei 150 metri dalla costa ma soprattutto anche nell'entroterra.

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