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Illuminazione, viabilità e sicurezza Frazioni a Trapani "abbandonate"

TRAPANI. Frazioni abbandonate al proprio destino. Dai consiglieri ai residenti, sono diverse le segnalazioni, a cominciare da quella di Giovanni Basciano, un residente della frazione di Rilievo il quale sottolinea come «dopo 35 anni, ci hanno tagliato la luce che illuminava la nostra strada — spiega —. È vero che si tratta di una strada privata che noi stiamo cedendo al Comune per regolarizzare il tutto, però nella Tares paghiamo anche il servizio di illuminazione di cui, per 35 anni, abbiamo usufruito. Adesso, all’improvviso, invece, questo non viene più garantito e noi, così, ci sentiamo meno sicuri». «Non possiamo fare altrimenti — è la replica del sindaco Damiano —. Non possiamo illuminare una strada privata. Arrecheremmo un danno alle casse del Comune». Anche Michele Cavarretta, consigliere comunale di «Insieme per Trapani» sottolinea l’abbandono delle frazioni. «Avevo chiesto la sistemazione di alcune strade delle frazioni, ma anche della scuola ”Luigi Sturzo” dove mancava il condizionatore ed era presente un disabile — sono le sue parole —. Avevo chiesto tante cose ed il sindaco ci aveva risposto che lui voleva far rinascere la città. Nulla di tutto ciò, però, è avvenuto. Ad esempio, in via Torre di Mezzo, a Marausa, una strada particolarmente transitata, un anno e mezzo addietro hanno rubato i fili di rame e da allora gli abitanti attendono la sistemazione. Il sindaco, invece, fino ad ora ha solo sensibilizzato i cittadini sul taglio degli stipendi. Capisco che non vuole più collaborare con i consiglieri e con i politici, ma le persone vanno rispettate». Nicola Sveglia, capogruppo del Mir, invece, ritorna sui pali dell’illuminazione abbattuti dal vento a Guarrato ed a Marausa. Sveglia aveva chiesto la rimozione dei pali «e nella risposta alla mia interrogazione Damiano mi dice che il palo di Guarrato è stato immediatamente rimosso dalla sede stradale — spiega Sveglia —. Ma il palo, a 20 giorni dal ”fatto”, è ancora giace sempre nella stessa posizione». Per il capogruppo del Mir, poi, non corrisponde al vero neanche che la «ditta Gemmo sta monitorando tutti i pali del territorio provvedendo alla rimozione in caso di imminente pericolo. Ma i pali pericolosi continuano ad esserci sempre». A.Tr.

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