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Mazara del Vallo, cresce il consumo di cocaina fra gli adolescenti

Il consumo di sostanze stupefacenti è in continua crescita, ma è il consumo di cocaina a preoccupare. Infatti, si allarga sempre più la fascia di età dei consumatori e anche in questo caso tende ad abbassarsi

MAZARA DEL VALLO. «A Mazara il fenomeno droga si è ingigantito». Parla a ruota libera il dottor Antonio Sparaco, responsabile provinciale del coordinamento aziendale attività di prevenzione, dipartimento salute mentale dell’Asp. Sparaco, che è un pedagogista sanitario e psicoterapeuta, conosce bene, tra l'altro, la realtà di Mazara dove ha operato per diversi anni nel Sert. Spiega che il largo uso di cocaina ha fatto abbassare l'età dei ragazzi che comprano magari un grammo di questa sostanza (circa 40 euro) e la suddividono fra amici, spendendo pochi euro. Quindi, il consumo di droghe in città («E non solo cocaina», puntualizza Sparaco) ha raggiunto livelli di guardia fra gli adolescenti. Da un po' di tempo a questa parte è tornato di moda lo spinello che ha contagiato anche i giovanissimi di 14 e 15 anni, di entrambi i sessi. «Il fenomeno — afferma Antonio Sparaco — è in forte espansione. I giovani ritengono che, oltretutto, non faccia male fumare marijuana. L'uso di questo stupefacente, tra l'altro, forse viene tollerato anche dalle famiglie. Qualcuna di loro dice che «è meglio questo che drogarsi, come se lo spinello non fosse dannoso come tutte le droghe». Ma è il consumo di cocaina che preoccupa, che allarga sempre più la fascia di età che tende, anche in questo caso, ad abbassarsi. Cosa fare? «Bisogna attuare politiche sanitarie su tre livelli: prevenzione primaria volta ad interventi di natura sanitaria, scolastica, familiare, per contrastare l'utilizzo delle sostanze stupefacenti, attività di prevenzione secondaria per interventi di diagnosi precoce, attività di prevenzione terziaria per interventi riabilitativi di natura sociale, economica e di reinserimento». Parlando di questo disagio giovanile è anche da tenere presente il notevole processo di evoluzione che il contesto familiare ha subito all'interno della nostra società. La famiglia rappresenta a tutt'oggi il luogo più idoneo per la formazione dei figli e il punto di riferimento ideale di solidarietà e di assistenza per l'intera società. La famiglia ha vissuto però, nel corso degli anni, una profonda trasformazione in particolare per la diffusione, almeno in alcune zone, di un benessere mai goduto fino ad ora e il conseguente superamento dello stile di vita tradizionale. Nel rapporto giovani-droga il ruolo dell’agenzia famiglia» e la sua armonia rappresentano variabili importanti.
I giovani che vivono da soli e che hanno fatto uso di droghe sono circa il 24 per cento mentre la percentuale di quelli che vivono in famiglia sale al 30 per cento. «Gli ultimi dati forniti dal ministero della Salute — afferma il dottor Antonio Sparaco — ci trovano perfettamente d'accordo nelle sue valutazioni e sono in linea con i dati che annualmente il servizio raccoglie in provincia per valutare l'andamento epidemiologico del fenomeno droga. Il crescente uso dei cannabinoidi rappresenta oggi per noi, operatori di settore, la principale preoccupazione per il mondo giovanile». L’indicatore di una devianza strisciante.

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