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Staccò il dito del vigile con un morso, trapanese assolto per "vizio mentale"

ROMA. E' stato assolto perché non imputabile per vizio totale di mente Francesco Fundarò, 55enne originario di Castellamare del Golfo, sotto processo per avere aggredito, nell'ottobre dello scorso anno, un vigile urbano romano, staccandogli con un morso parte di un dito di una mano.
La sentenza è stata emessa dal gup di Roma, Riccardo Amoroso, al termine del processo che si è svolto col rito abbreviato. Fundarò era difeso dagli avvocati Massimiliano Santaiti e Raffaella Claroni. L'uomo, il 24 ottobre 2013, era a bordo di uno scooter in via Ostiense, quando alcune vigilesse tentarono di fermarlo a un posto di blocco per un controllo.
Fu allora che, inspiegabilmente, Fundarò proseguì la sua corsa tentando di investire le agenti. Di qui l'intervento di due colleghi delle donne che riuscirono a fermarlo e condurlo in caserma. Fu lì che scattò l'aggressione a uno dei vigili, cui Fundarò staccò quasi di netto con un morso la falange. L'uomo fu arrestato, successivamente condotto agli arresti domiciliari, e processato
per le accuse di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
La "storia processuale" di Fundarò nel frattempo si è arricchita anche di due evasioni dagli arresti in casa: in un caso, secondo quanto si è appreso, disse che voleva andare dai carabinieri per denunciare i vigili che non gli avevano restituito i documenti; nel secondo, non diede motivo plausibile per il gesto compiuto. Nel corso del processo per evasione fu disposta una perizia medico-legale sulla capacità di Fundarò (poi acquisita anche al processo principale), che concluse per la sua non imputabilità per vizio totale di mente. Adesso la definizione del processo per il morso, con la conferma della non imputabilità.

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