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Trapani, un dormitorio della Caritas per chi non ha più una abitazione

TRAPANI. La Caritas diocesana riapre il proprio dormitorio per venire incontro alle esigenze di coloro che si trovano in difficoltà, anche se, comunque, per un periodo che non può superare le cinque notti. L'accoglienza, completamente gratuita, verrà erogata a partire dalle 21 e fino alle otto del giorno successivo ed i posti a disposizione per coloro che ne faranno richiesta sono, in tutto, dieci nei locali del centro di accoglienza "Badia Grande" ed altri cinque, tutti riservati alle donne, nei locali dove viene ospitata la fraternità "Servi di Gesù Povero" guidata da suor Maria Goretti. "Si tratta di un dormitorio di emergenza - spiega don Sergio Librizzi, responsabile del servizio - attraverso il quale aiutiamo quanti si trovano in un momento di difficoltà o che, magari, devono trascorrere qualche giorno nel capoluogo per sbrigare alcune pratiche e che non sono nelle condizioni di potersi permettere un soggiorno da altra parte. Si tratta di una iniziativa che ripetiamo e che quest'anno abbiamo ampliato anche con cinque posti in più grazie ala fraternità "Servi di Gesù Povero".
Le ammissioni potranno essere richieste direttamente alla sede provinciale della Caritas diocesana, in corso Vittorio Emanuele, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13. Per maggiori informazioni è possibile contattare direttamente gli uffici della Caritas al numero 0923.432236.
La Caritas ha preso questa decisione proprio perché la crisi economica continua a coinvolgere sempre più famiglie ed adesso a trovarsi in difficoltà sono anche coloro che, fino a qualche anno addietro, vivevano in condizioni di semipovertà e che, adesso, faticano ad arrivare alla fine del mese. Così, il numero di coloro che si sono rivolti alla Caritas per poter usufruire di un letto dove trascorrere la notte, è cresciuto esponenzialmente ed è stato proprio per questo motivo che la Caritas ha deciso, in collaborazione con l'ente ecclesiastico "Badia Grande" e la Fraternità "Servi di Gesù Povero" guidata da suor Maria Goretti, di aprire un dormitorio, esclusivamente in favore dei senza fissa dimora. A. Tr.

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