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Marsala, Avis: aumentano i donatori di sangue, ma c’è molto da fare

MARSALA. L'AVIS: un'Associazione in continua crescita in provincia di Trapani che fa ben sperare per il futuro. E' quanto emerso dall'assemblea provinciale che, presieduta da Giovanni Pugliese, si è tenuta a Marsala a "Villa Favorita". Un'assemblea che se da una parte ha visto la massiccia partecipazione degli associati, dall'altra ha ribadito il ruolo essenziale che da sempre svolge ed intende incrementare costantemente proprio nel campo delle donazioni che costituiscono la base di una totale "donazione volta a garantire il bene e la salute degli altri". A tenere la relazione introduttiva il presidente provinciale Giovanni Pugliese che ha sottolineato come l'Associazione abbia fatto registrare lo scorso anno un incremento generale sia sotto il profilo degli associati, specialmente donne e giovani, che delle donazioni. L'incremento dei soci-donatori ha avuto un incremento di 148 nuovi iscritti passando da 5.411 a 5.559 e un altrettanto incremento nelle donazioni che grazie alle nuove 448 sono passate da 10.407 a 10.855. "Sono dati - ha sottolineato Giovanni Pugliese - che non devono trarci in inganno inducendoci ad uno sterile e dannoso autocompiacimento. Questi dati vanno inquadrati nel più grande contesto trasfusionale e ci dicono che riusciamo a coprire, senza margini, il fabbisogno locale con punte di eccellenza e momenti di carenza stagionale, a malapena sopperiti con trasferimenti di sacche nell'ambito dell'Asp di Trapani con la quale c'è stata una collaborazione e un franco confronto che hanno reso possibile la ricerca di soluzioni per le problematiche presentatesi nel tempo. Senza questa collaborazione i risultati positivi ottenuti dall'Avis provinciale non sarebbero stati possibili". Non è il caso, è stato ampiamente ribadito, di "adagiarsi sugli allori", ma occorre superare le difficoltà connesse all'obiettivo di formare e motivare i giovani oltre che alla cultura della donazione anche alla piena collaborazione nei riguardi dell'Avis. Sottolineata, per altro, l'importanza di collaborare con altre associazioni di settore e con quelle che promuovono l'informazione a favore della donazione di organi (ADO) tra cui il midollo osseo e fare conoscere gli scopi umanitari dell'Avis attraverso opuscoli illustrativi e materiale multimediale. "Occorre lavorare - ha concluso Giovanni Pugliese - per consolidare e ribadire la capacità organizzativa dimostrata in questi anni dalle Avis comunali cui va il merito precipuo di avere consentito di raggiungere l'importante obiettivo di incrementare ulteriormente il numero di donatori e delle donazioni". L'assemblea provinciale dell'Avis non ha mancato di sottolineare come sia necessaria la divulgazione e la spinta verso sani stili di vita, creare una "tessera magnetica" o "codice a barre" per l'identificazione dei donatori, e promuovere la donazione del cordone ombelicale per la qualcosa, comunque,occorrono delle risorse finanziarie che in atto non ci sono.

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