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Mazara, branco di randagi fa strage di caprette

MAZARA DEL VALLO. Sbranati da un branco di cani randagi 15 capretti e 2 agnelli, feriti una ventina di ovini dello stesso gregge. Il fatto si è verificato ieri mattina intorno alle 6, in un abitazione rurale che si trova in contrada Serroni, di proprietà dell’allevatore mazarese Giuseppe Pizzo. A uccidere gli animali è stato un branco che è entrato nel recinto scardinando un cancello di legno. Una scena di inaudita ferocia, si è presentata davanti gli occhi dell’allevatore che disperato si è visto parte del suo gregge sbranato. Sul posto sono intervenuti la polizia municipale dell’ufficio randagismo, i carabinieri e personale del Asp di Trapani. L’allevamento è il terzo attacco che subisce nel giro di pochi mesi con un bilancio complessivo di 100 animali uccisi, e una perdita economica di circa 40 mila euro. Purtroppo l’azienda non è assicurata. L’allevatore ha puntualizzato che si sente abbandonato dalle istituzioni. Ieri mattina ha esposto denuncia sull’accaduto. Sul territorio dall’inizio dell’anno ad oggi, a subire questo danno sono stati altri cinque allevatori della zona. Secondo quanto appreso, improvvisamente nel recinto sono entrati un branco di cani infuriati, e inspiegabilmente, hanno aggredito il gregge sgozzando a una ad una i capretti e gli agnelli. Sono agonizzanti altri 15 animali. Sazi di sangue, i cani feroci si sono poi allontanati facendo perdere le proprie tracce. La situazione è diventata preoccupante e tanti cittadini hanno paura per la loro incolumità. «Tutti questi cani randagi – ha detto l’allevatore - controllati e poi rimessi in giro sono un reale pericolo in quanto in un modo o nell'altro devono procurarsi il cibo. È normale che poi a pagarne le conseguenze siamo noi allevatori». Sul problema è intervenuta l’amministrazione comunale la quale dichiara: «I cani segnalati al Comune che vengono accalappiati, sterilizzati, micriocippati e curati, vengono rimessi nel territorio solo ed esclusivamente se ritenuti non pericolosi, in quanto i cani potenzialmente pericolosi vengono indirizzati nella struttura convenzionata Ri.ca.ra di Caltanissetta. Pertanto – aggiunge l’amministrazione - anche se saranno fatti degli approfondimenti è ipotizzabile che si tratti di cani non segnalati». S.G.

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