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Trapani, duecento posti liberi al Comune su una pianta organica di 731

TRAPANI. Duecento posti liberi su una pianta organica di 731. Sono i numeri dei dipendenti di Palazzo D'Alì certificati dalla Giunta municipale attraverso la ricognizione annuale, per il 2013, "delle condizioni di soprannumero e di eccedenza del personale e dei dirigenti, al fine della mobilità collettiva". Un atto che la Giunta deve approvare annualmente ed attraverso il quale si ha certezza del personale in servizio.
I posti di impiegati non coperti, pertanto, sono pari al 27% e la categoria maggiormente colpita è quella "A" con 80 posti vuoti sui 165 previsti. Altra categoria particolarmente colpita è quella "C" con 81 posti vuoti sui 290 in pianta organica. Gli altri posti vacanti sono nella categoria "D3" (6 su 26), "D1" (19 su 45), "B3" (4 su 105) e B1 (10 su 100). Non va meglio, poi, per quanto riguarda i dirigenti dato che sempre la pianta organica del Comune ne prevede otto ed in servizio ve ne sono cinque.
Subito, quindi, i sindacati si sono attivati chiedendo un incontro al sindaco Vito Damiano per affrontare il tema legato ai dipendenti in servizio ed a come, eventualmente, andare a ricoprire gli stessi. "Abbiamo avanzato formale richiesta di incontro - afferma Vincenzo Milazzo, segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica - ed adesso siamo in attesa di essere convocati. Vogliamo capire quello che sta accadendo cercando, poi, di puntare l'attenzione anche sugli ultimi cinque precari in servizio al Comune, rimasti fuori dalla stabilizzazione a causa dello sforamento del patto di stabilità. Ricordandoci, poi, anche dei precari che operano nel campo degli asili". Milazzo, quindi, lancia anche una possibile proposta. "Se ci sono dei posti vacanti - continua il segretario provinciale della Cgil Fp - ritengo che si possa anche prendere in considerazione l'acquisizione del personale precario della Provincia, lavoratori che, al momento, stanno vivendo una fase molto critica dato che non hanno certezze sul proprio futuro lavorativo. In ogni caso, però, tutto parte proprio dal ragionamento che vogliamo affrontare con il primo cittadino".

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