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Trapani, musica fino alle due: è protesta nel centro storico

TRAPANI. Il sindaco Damiano apre ad un'ora in più per le emissioni sonore nel periodo estivo, dall'una alle due, ed il comitato Centro Storico reagisce immediatamente diffidando il primo cittadino dal mettere in atto una modifica peggiorativa dell'ordinanza emanata lo scorso anno con la quale è stata introdotta la Ztl.
Per il comitato, che si affida a diversi legali fra cui Maria Anzalone, ha sottolineato, anzi, che "la normativa comunale emanata in materia di emissioni sonore sia inadeguata a tutelare la salute dei cittadini" in quanto "non determina il limite dei decibel consentiti dopo mezzanotte, prescrivendo un tanto generico quanto impalpabile obbligo dei gestori ad "abbasare la musica". Il comitato, quindi, prosegue precisando come, sempre nell'ordinanza, si è "omesso di regolamentare i requisiti di insonorizzazione cui dovrebbero adeguarsi i locali autorizzati alle emissioni sonore con la conseguenza che, come rilevato sia dagli accertamenti Arpa posti a supporto dell'ordinanza, sia dagli interventi delle forze dell'ordine e della polizia municipale, la musica suonata dai locali si percepisce all'esterno ad altissimo volume e le vie del centro storico sono ormai trasformate in una discoteca a cielo aperto".
Dal comitato, quindi, sottolineano come "se alla inadeguatezza della normativa si aggiunge l'assoluta mancanza di controlli sistematici sul rispetto dell'ordinanza in questione, risulta innegabile come ci sia una lampante violazione dell'obbligo di contenimento dell'inquinamento acustico e di tutela della salute pubblica" che la legge pone a carico del sindaco. Per il comitato, pertanto, "urge una regolamentazione adeguata ed efficace che ponga fine all'abnorme inquinamento acustico del centro storico nelle ore notturne - prosegue la nota del comitato Centro Storico -. Questa amministrazione non può ancora trincerarsi dietro supposte ragioni di contemperanza tra interessi economici dei gestori dei locali ed interessi dei residenti. Una "negoziazione" che metta in discussione il diritto alla Salute è inaccettabile: il sindaco deve tutelare in via primaria la quiete pubblica, come espressione del diritto alla salute psicofisica che, come tale, prevale certamente sugli interessi puramente economici di quanti costituiscano la causa diretta od indiretta del disturbo. In tal senso - continuano i componenti del comitato che racchiude centinaia di residenti della parte antica della città - si è consolidata la piena legittimità di provvedimenti sindacali che riducono sia l'orario di apertura che l'orario di emissioni sonore dei locali notturni". Quindi, anche se le restrizioni provocassero un reale pregiudizio economico per i locali, il loro interesse deve soccombere innanzi all'interesse alla salute dei residenti. Per il sindaco Vito Damiano: «Siamo ancora a livello di proposte terremo in considerazione tutte le esigenze».

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