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Castelvetrano, dalle alghe compost ed energia

Un progetto di cooperazione italo-tunisino. Si studieranno anche interventi per il recupero dei litorali sottoposti ad alterazioni. Coinvolta pure l’Università. Diventano una risorsa i resti della Posidonia ammassati sulla spiaggia di Selinunte. Lo smaltimento per il Comune è gratis

CASTELVETRANO. Le alghe che tormentano i pescatori di Marinella di Selinunte e che sono fonte di continui costi per l’amministrazione comunale di Castelvetrano diventeranno una risorsa. E lo smaltimento così sarà gratuito per il Comune. Questo l’esito di un importante progetto finanziato per un importo di 720.000 euro nell’ambito del piano di cooperazione Italo-Tunisino per contribuire al recupero dei litorali sottoposti ad alterazioni con interventi sostenibili a basso impatto ambientale. Partner del Comune di Castelvetrano sono il Consorzio universitario provincia di Trapani, il Comune di Hammam-Lif (Tunisia) e la Faculté des Sciences de Bizerte dell’Università pubblica di Carthage (Cartagine, Tunisia). Tutti hanno contribuito a finanziare il progetto.

Su delega del sindaco Felice Errante, il vice Marco Campagna si è recato in Tunisia per presenziare alla firma degli accordi di cooperazione tra l’amministrazione comunale e la Tunisia stessa, nell’ambito del programma di cooperazione. Campagna ha presenziato all’avvio del tavolo tecnico organizzativo degli interventi, che saranno sviluppati in varie fasi, dopo l’avvio del progetto in Tunisia. Lo studio ha tra gli obiettivi specifici la definizione di una metodologia, con un intervento pilota su di un’area costiera in Tunisia, per la riduzione del fenomeno di spiaggiamento della Posidonia, tramite la modifica delle barriere artificiali frangiflutti. Inoltre, la gestione di un impianto pilota per il recupero e la valorizzazione delle foglie di Posidonia spiaggiate con la definizione delle metodologie per l’uso della stessa in agricoltura (come compost) e per la produzione di energia (combustibile).

L’accordo prevede che in Tunisia si procederà alla rimozione delle cause che hanno prodotto il fenomeno dello spiaggiamento della Posidonia. In Sicilia si procederà alla valorizzazione, con la trasformazione della Posidonia spiaggiata da rifiuto a risorsa per il territorio. Il problema dell’amministrazione castelvetranese è comune a quello di tanti enti locali siciliani. Le spiagge, soprattutto in inverno, sono piene di cumuli di alghe, come vengono comunemente chiamate anche se si tratta di foglie di Posidonia.

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