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Consiglio comunale di Marsala: «Pochi medici e disfunzioni all’ospedale»

MARSALA. Il consiglio comunale punta il dito contro l'ospedale "Paolo Borsellino" per le sue disfunzioni che, a detta della maggior parte dei consiglieri, di maggioranza e di opposizione, sarebbero "studiate" "volte cioè - hanno detto nel corso della seduta consiliare di martedì - a declassarlo per determinarne la chiusura o il depotenziamento di numerosi reparti". Un atto d'accusa che è sintomatico dello stato di malessere che la città, in generale, vive per i disservizi del presidio ospedaliero, per il ritardato potenziamento degli organici medici, paramedici e ausiliari, per le più elementari disfunzioni come quelle segnalate da Gregorio Saladino che ha lamentato la mancanza di controlli all'ingresso (recentemente sono state tagliate le gomme di un'auto posteggiata all'interno dell'ospedale) e i ritardi nella fornitura dei pasti agli ammalati. In queste condizioni il "Paolo Borsellino" sembra essere ben lontano da quel "polo di eccellenza" che si sarebbe voluto creare in una struttura modernissima e pienamente efficiente sotto il profilo strutturale e funzionale. Ben otto gli interventi sul problema Sanità dal presidente del Consiglio Enzo Sturiano, ai consiglieri Enzo Russo, Giuseppe Carnese (quest'ultimo, che come capo sala infermieristico vive sulla sua pelle i problemi del presidio ospedaliero, ha sottolineato che "la Sanità a Marsala cammina come i gamberi, all'indietro e forse in tutto questo c'è qualcuno che ci specula"), Walter Alagna, Filippo Maggio, Michele Gandolfo, Rosanna Genna e Ginetta Ingrassia. Una piena intesa sul problema Sanità tra maggioranza ed opposizione che hanno lamentato come pur con una utenza di 160 mila abitanti, il "Paolo Borsellino" sia vittima di oscure manovre a livello provinciale e regionale volte a depotenziare i reparti ospedalieri. Da qui l'appello lanciato al sindaco Giulia Adamo, come responsabile della Sanità a Marsala, e all'intera classe politica locale, per un urgente incontro con il presidente della Regione Rosario Crocetta e la convocazione di una apposita seduta di consiglio comunale "aperto", alla presenza dei vertici provinciali e regionali della Sanità. L'atto d'accusa del consiglio nei confronti della Sanità marsalese è la conseguenza di proclami che, lanciati nel tempo dai vertici dell'Asp, sono rimasti in buona parte nelle "pie intenzioni" tanto che a distanza di oltre tre anni dall'apertura del presidio ospedaliero si continua a lamentare le lunghe "liste d'attesa" al pronto soccorso, la carenza di personale medico, paramedico e ausiliario con temporanee "panacee" che non risolvono certo i problemi dell'ospedale che da polo di riferimento di mezza provincia va invece sempre più "perdendo terreno", non certo per demerito di quanti vi operano nei vari compiti e con tanti sacrifici ma per scelte che appaiono mirate e penalizzanti per il "Paolo Borsellino" di Marsala.

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