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Alcamo, indennità degli assessori: per due mesi andrà ai servizi sociali

ALCAMO. La questione dei rimborsi, a consiglieri e assessori comunali, di parte della somma di 1 milione 190 mila euro che il Comune di Alcamo ha appena recuperato a seguito dell'annullamento della sanzione per lo sforamento del Patto di stabilità, sta molto a cuore all'associazione MODi (Movimento opinioni differenti) di Alcamo, oltre che al Movimento 5 Stelle. MODi riferisce di aver già inviato alla Procura della Corte dei Conti un esposto, con un centinaio di firme raccolte, affinché indaghi sulle commissioni consiliari del Comune di Alcamo. L'associazione alcamese, infatti, punta l'indice sul "riconoscimento di gettoni di presenza non dovuti e per i quali - spiega - chiediamo l'intervento delle Autorità preposte al controllo contabile degli Enti locali". Inoltre, MODi "invita il sindaco, gli assessori precedenti e i consiglieri comunali di Alcamo a decidere di implementare il fondo sociale del Comune o di crearne uno ad hoc con la somma generata dalla restituzione del 30% delle loro indennità o dei loro gettoni di presenza che erano stati decurtati nei due anni precedenti. «Ad Alcamo purtroppo sembra che ci siano genitori che in questi giorni non hanno avuto i soldi per pagare la tassa d'iscrizione dei loro figli al primo anno delle superiori e a settembre, con grande tristezza nel cuore, non avranno i soldi per acquistare i libri. MODi ha già una piccola somma a disposizione per aprire un Fondo per questo scopo. Aiutiamo i nostri concittadini in difficoltà». Sulla restituzione delle somme a seguito dell'annullamento della multa relativa al Patto di stabilità, Abc tramite uno dei suoi consiglieri, Mauro Ruisi, afferma: "L'argomento non ci sconvolge, non ci crea particolari problematiche. Abbiamo già una linea, quella di decurtarci del 30 per cento i compensi, per destinare tale parte a un fondo per la realizzazione di attività al servizio della comunità". La giunta Bonventre, intanto, ha deliberato la sospensione dell'indennità di funzione del sindaco e degli assessori per la durata momentanea di due mesi. "La cifra - riferisce l'amministrazione comunale - viene destinata ai servizi sociali e una parte alla Tares per i meno abbienti". Sentiamo quindi il neoassessore Antonino Manno: "La restituzione delle indennità ai consiglieri e agli assessori passati è un atto dovuto - spiega Manno -. Un atto obbligatorio per legge, su cui la giunta nulla può fare e non può entrare nel merito né può incidere in alcun modo sulla sovranità del consiglio comunale e sulle scelte dei singoli consiglieri, su cui non mi pronuncio. Saranno restituiti circa 221 mila euro per gli anni 2012 e 2013, complessivamente".

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