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Marsala, reflui in mare a Casablanca: stop a balneazione e pesca

MARSALA. Nuovo divieto di balneazione e di pesca nello specchio di mare che costeggia la provinciale 84 all'altezza della contrada Casabianca e scorre parallelo alla barriera frangiflutti. Lo ha disposto ieri con una ordinanza il sindaco Giulia Adamo.
L'ordinanza è conseguente alla rottura della condotta in vetroresina che trasporta le acque reflue dalla stazione di sollevamento di Casabianca all'impianto di depurazione nel tratto che collega via Mario Gandolfo o via vecchia Mazara e la via Mazara. Ad accorgersi del guasto è stata la speciale squadra di «reperibilità» in servizio presso il settore Servizi Pubblici Locali - Servizio Idrico Integrato - diretto dall'ingegnere Francesco Patti.
A seguito della segnalazione la ditta Ecotecnica, che gestisce il servizio di gestione e manutenzione dell'impianto di depurazione e le stazioni di sollevamento, ha fermato le elettropompe che trasportano il reflusso dalla stazione di Casabianca all'impianto di depurazione in modo da fermare il flusso di acque reflue. La stessa Ecotecnica, accertato il punto di rottura, ha disposto i lavori di riparazione da effettuarsi sulla condotta in vetroresina. Per ripristinare la funzionalità dell'impianto saranno necessarie non meno di 36 ore. La qualcosa significa che le acque reflue, pur se non sottoposte a processo di depurazione, saranno convogliate in mare.
Da qui, pertanto, l'ordinanza del sindaco Adamo che fa divieto di balneazione e di pesca nell'area in questione nella fascia di 300 metri per lato dallo scarico a mare di contrada Casabianca. Il guasto è comunque l'ennesimo che si verifica in quella condotta in vetroresina che costituisce, sia per il sistema fognario che per l'approvvigionamento idrico, uno dei principali problemi della funzionalità dei due servizi. Intanto, proprio alla luce, di questo ennesimo guasto alla condotta fognaria in vetroresina l'Amministrazione ha sollecitato il finanziamento alla Regione del progetto volto alla sostituzione di buona parte della rete idrica e fognaria urbana che è in vetroresina.
Per la rete idrica il Comune è in attesa di un finanziamento di 5 milioni di euro, mentre per la rete fognaria ci sono tre progetti per oltre 22 milioni di euro concessi dal Cipe che, per ragioni tecnico-burocratici, non dipendenti dal Comune o dai suoi funzionari, tardano ad essere avviati.

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