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Un mercato per pesce e frutta nell’ex «ittico» di Mazara

MAZARA. Un mercato "misto" dove si può acquistare pesce e frutta. Prende corpo l'idea del sindaco Nicola Cristaldi di trasformare l'immobile, sito nei pressi della capitaneria di porto, destinato a mercato all'ingrosso del pesce ed ora, che il progetto c'è, anche della frutta. "Una volta - afferma il sindaco - tutto il pescato passava per il mercato ittico di piazza Della Scala mentre oggi quasi tutto il pescato viene venduto direttamente dalla barca al commerciante senza alcun passaggio per il locale mercato". E così Il mercato ittico diventerà il mercato agroalimentare, dove troveranno spazio anche gli operatori dell'ortofrutta, i piccoli e i medi commercianti del pesce e i gestori del reparto adibito alle aste che non saranno riservate soltanto agli operatori ma anche a privati e turisti, anche se in giorni limitati. Per l'amministrazione comunale, che era alla ricerca di un sito idoneo per ospitare il mercato ortofrutticolo, attualmente ubicato in una sede non funzionale sia dal punto di vista logistico che da quello igienico - sanitario ( si trova dietro lo stadio), i nuovi locali possono offrire un sufficiente spazio a svolgere l'attività in aggiunta a quella per la quale era destinata la struttura in questione, cioè a solo mercato del pesce. L'immobile di cui si parla è definito in ogni sua parte. E' costato circa tre milioni di euro e non è stato mai utilizzato. E' stato il Governatore della regione siciliana, Salvatore Cuffaro, il 30 novembre del 2007 a salutare lo storico evento della posa della prima pietra, per la realizzazione del mercato ittico all'ingrosso. Quella che per oltre mezzo secolo sembrava un'utopia sarebbe diventata una realtà in una città definita la capitale della pesca d'altura. Per la realizzazione dell'opera, completata in circa tre anni, l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Macaddino, aveva ottenuto un finanziamento regionale di circa 5 milioni di Euro ma è andato avanti soltanto il primo stralcio dell'opera. Un'incompiuta. Ora si volta pagina. C'è un progetto con lavori già definiti, elaborato dall' architetto Alberto Ditta, che si limita a variare la destinazione d'uso di alcuni ambienti ed integrare le celle frigorifere con un maggior numero di elementi del tipo prefabbricato che sono stare distinte tra il reparto pesce e quello dell'ortofrutta. I box che sono 4 per l'ortofrutticolo, saranno dati in affitto ad un prezzo "politico", circa 150 euro mensili, invece gli spazi "normali" sia per il settore ittico che per l'ortofrutta, saranno liberi. La suddivisione delle due grandi aree situate alle estremità del mercato, permetterà di accogliere sei esercizi nell'area ortofrutta e cinque in quello del pesce ed in più altri in alcuni box. Sorgerà, all'interno, una volta la settimana, anche il "mercato del contadino". Le varie opere all'interno della struttura sono state già definite. Nello spazio laterale vi sono le gradinate della grande sala centrale che sarà utilizzata esclusivamente per mettere all'asta il prodotto ittico. Il trasferimento degli operatori dell'ortofrutta al nuovo mercato libererà una grande area, quella adiacente allo stadio "Nino Vaccara" che sarà destinata a parco giochi. La parte esterna, infine, nell'ambito di un progetto complessivo che parte dall'entrata in funzione della sopraelevata, sarà suddivisa in due aree: la prima ospiterà sagre ed incontri, a partire dalla sagra del pesce azzurro, l'altra sarà un'area attrezzata dotata di parcheggi. I costi per la realizzazione del progetto ammontano complessivamente a 91.000 mila euro.

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