MARSALA. Contestato il settimanale "mercato del contadino" che si tiene domenicalmente in una sezione del parcheggio comunale di via Colonnello Maltese. A muovere la contestazione ieri mattina sono stati alcuni operatori del settore dell'ortofrutta che hanno cercato di incontrare il sindaco Giulia Adamo, impegnata in una riunione istituzionale. I contestatori, civilmente "arrabbiati", sostengono che il"mercato del contadino" non rispetterebbe le condizioni per le quali è stato creato e inaugurato lo scorso 27 ottobre. "In vendita- hanno detto nei corridoi del Comune - ci sono prodotti che non sono locali ma che vengono comprati in altre città e venduti a Marsala, senza alcuna agevolazione per i consumatori". A supporto delle loro accuse hanno sottolineato che al "mercato del cittadino" vengono vendute certe verdure o frutta (banane e kiwi in particolare) e carciofi provenienti questi ultimi dai paesi del Belice. Hanno quindi lamentato la stessa nuova ubicazione del "mercato del contadino" che, sempre secondo gli operatori a posto fisso dei prodotti ortofrutticoli, sarebbe illegale in quanto come area demaniale sarebbe stata data in concessione al Comune per la realizzazione di un parcheggio "e non certo per un mercato ortofrutticolo". Da qui la richiesta che hanno avanzato perché il Comune, attraverso la squadra annonaria dei vigili urbani effettui degli accurati controlli sulla provenienza dei prodotti domenicalmente posti in vendita al "mercato del contadino" e che sia riportato, in ogni caso, nell'area attrezzata a ridosso dello Stadio Municipale dove è stato per anni, tra il diffuso malumore dei suoi operatori. Una nuova "patata bollente" per l'Amministrazione Adamo chiamata, oggi, a porre fine a quella che rischia di etichettarsi come una vera e propria "guerra tra poveri", tra gli operatori dell'ortofrutta a posto fisso e quelli settimanali del "mercato del contadino".
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