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Quadro politico teso a Trapani: vertice tra le forze dell’ex maggioranza

TRAPANI. Mimmo Fazio rilancia la sua sfida e ribadisce l’intenzione di sfiduciare il sindaco Vito Damiano. Dopo le polemiche dei giorni scorsi e lo scambio di accuse al vetriolo con il senatore Antonio d’Alì, il deputato regionale e capogruppo di “Uniti per il futuro” al Consiglio comunale ha confermato che presenterà la mozione sfiducia non appena scatteranno i termini previsti dalla legge. Ovvero dopo il compimento dei primi due anni di mandato. Il confronto si dovrebbe dunque aprire a giugno. Intanto l’ex sindaco, in una nota in replica al senatore d’Alì, l’ennesima, ha ripercorso la vicenda della candidatura di Damiano, accusando il suo successore che avere fatto altre scelte non appena insediato a Palazzo D’Alì. “Il generale Damiano – ha ricordato Fazio - diede la propria disponibilità assicurando il suo impegno a proseguire il percorso avviato dalla mia amministrazione”. Il parlamentare non ha usato mezzi termini parlando di un vero e proprio “tradimento”, chiamando in causa anche l’alleanza tra il primo cittadino ed il senatore d’Alì, che in questi giorni ha però preso le distanze da Damiano. Il sindaco, dal canto suo, non sembra curarsi più di tanto delle polemiche di questi giorni. “Andiamo avanti”, si è limitato a dire il primo cittadino, che si ritrova però senza maggioranza in Consiglio comunale. Ed in queste ore gli alleati della ormai ex coalizione, ovvero Nuovo centrodestra, Mie e “Insieme per Trapani”, hanno tenuto un vertice per decidere sul da farsi. Ninni Barbera, considerato il “momento di forte difficoltà e l’estrema frantumazione del quadro politico” ha proposto di puntare su un governo di salute pubblica, “aprendo alla città con assessori indicati dagli ordini professionali, dalle forze economiche, culturali e politiche di qualunque estrazione. Dobbiamo dire basta a logiche spartitorie – ha dichiarato Barbera – e bisogna individuare alcuni punti programmatici da portare avanti prioritariamente per risolvere i problemi della città”. Il consigliere comunale, in qualità di capogruppo, ha poi tenuto a precisare le dinamiche interne alla sua formazione. “La politica del gruppo Insieme per Trapani la dirigo io”, ha detto Barbera, che resta però fermo sulla richiesta di azzeramento della giunta, condizione necessaria per avviare “una nuova fase”. Intanto dal versante del centrosinistra, dopo la presa di posizione del consigliere comunale Nino Grignano, che ha prospettato la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco Damiano, si registra adesso la presa di posizione Circolo Democratici per Trapani. Si tratta dell’associazione che raggruppa i dissidenti del Partito democratico che hanno contestato il congresso comunale dei mesi scorsi, promuovendo una propria iniziativa alla Baia dei Mulini. Il portavoce Antonio Gandolfo ha parlato di uno “scaricabarile incredibile” tra d’Alì e Fazio, evidenziando poi come la richiesta di dimissioni sia “necessaria ma non sufficiente”. Per il circolo dei democratici bisogna innanzitutto “dare vita ad un progetto nuovo, una forte proposta amministrativa da sottoporre alla città” con l’obiettivo di costruire “uno schieramento alternativo alla destra”.

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