Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Alcamo, il sindaco fa il rimpasto In giunta cinque nuovi assessori

ALCAMO. Ha convocato la stampa in Municipio ieri alle 11.30 per comunicare i nomi dei suoi nuovi assessori, quindi alle 16 la presa d'atto ufficiale. Il sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, dopo settimane di tira e molla con le forze politiche, ha finalmente composto la giunta, in sostituzione degli assessori uscenti Gianluca Abbinanti, Elisa Palmeri, Massimo Melodia, Giuseppe Simone e Ferdinando Trapani. Aveva annunciato di "azzerarla" e, soprattutto, che avrebbe fatto lavorare "a costo zero" i nuovi assessori. Rimane in carica Gino Paglino, il quale continuerà a fare il vicesindaco, in rappresentanza di Area Democratica. Entrano nella giunta l'Ucd-Psi con l'architetto Vincenzo Coppola. Mentre, come desiderato dai consiglieri Francesco Rimi, Francesco Sciacca e Leonardo Castrogiovanni (che hanno appena formato il gruppo "Noi per Alcamo" in consiglio comunale), ecco nominato assessore l'ex consigliere provinciale Stefano Papa. Per il Pd, la docente Selene Grimaudo e il commercialista Antonino Manno, uno dei "fedelissimi" di Nino Papania e del sindaco stesso. A questi cinque si aggiunge l'avvocato Lidia Lo Presti. "L'ho scelta personalmente io, per l'amicizia familiare che ci lega", tiene a dire Bonventre per quanto riguarda quest'ultima. E allora, vediamo quali sono le deleghe assegnate. "Le deleghe - risponde il sindaco - sono in base alle professionalità che ognuno ha. Paglino manterrà le deleghe attuali (Servizi manutentivi, Ambiente e Verde pubblico, Cimiteri, Patrimonio, Pubblica Istruzione), Coppola avrà l'Urbanistica, Manno l'Economia, Grimaudo la Cultura, Papa i Servizi sociali, Lo Presti il Personale, ma queste sono macro-deleghe che poi vanno completate con delle deleghe minori". La nuova giunta, quindi, presterà servizio "a costo zero"? Il sindaco insiste: "Chiederò agli assessori di svolgere la loro attività in maniera gratuita. Faremo questa prova per qualche mese".
Della vecchia giunta, quindi, il "superstite" è Paglino. "La mia stima per il professore Paglino - afferma Bonventre - è notevole. Poi sceglierà lui quanto vorrà restare. Abbiamo rilevato nel corso dell'amministrazione, criticità che sono soprattutto sul lavoro, sulle attività produttive e la fiscalità legata al lavoro, la stupidità - ribadisce Bonventre - delle norme sul Patto di stabilità, le criticità dell'urbanistica e in tema di personale". Bonventre aggiunge: "Avevo pensato di proporre come nuovi assessori alcuni dirigenti regionali e avevo ottenuto la loro disponibilità, ma è spuntata una legge fatta nell'ottobre 2013 che rende incompatibile la carica di dirigente regionale con quella di assessore". Per quanto riguarda Ferdinando Trapani, che finora ha avuto le deleghe all'Urbanistica e al Suap, Bonventre conferma: "Rimarrà al Comune come consulente".

Caricamento commenti

Commenta la notizia