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Trapani, linea soft per gli errori arbitrali Faggiano: non credo al complotto nordista

TRAPANI. Allo stadio «Dino Manuzzi» di Cesena si è consumata una beffa nei confronti del Trapani perché il secondo gol dei padroni di casa, quello che è valso loro a conseguire il 2-2 dopo la doppietta del superbomber granata Matteo Mancosu, non era neanche «fantasma», ma assolutamente inesistente.
Tant'è che moviolisti e commentatori di tutt'Italia si sono sbizzarriti a dileggiare Emilio Ostinelli, l'arbitro della sezione di Como che ha diretto (sembra proprio il caso di utilizzare questo termine) il match, considerando, peraltro, che era incappato in un analogo abbaglio in Siena-Trapani 2-1 del 28 settembre 2013 quando convalidò come quello del primo gol della formazione toscana un tiro che invece aveva mandato il pallone contro traversa e palo.
«Noi non crediamo ad alcun complotto contro il Trapani — avverte immediatamente il direttore sportivo granata Daniele Faggiano — né riteniamo Ostinelli non in perfetta buona fede. Peraltro a convalidare il gol fantasma non è stato l'arbitro, ma il suo secondo assistente, il napoletano Ciro Carbone. E quindi non c'è in noi neanche il dubbio che l'eventuale complotto sia di matrice nordista. Sicuramente — sottolinea Faggiano — il rammarico è tanto, ma non defletteremo dalla nostra linea che è quella di denunciare e rappresentare le cose che ci riguardano nelle opportune sedi».



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