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Emergenza frane a Marsala, istituito tavolo tecnico

MARSALA. Un "tavolo" per fronteggiare l'emergenza frane nel territorio comunale. E' stato istituito con ordinanza sindacale alla luce degli eventi franosi verificatisi nel territorio marsalese (l'ultimo il 16 dicembre scorso in un appezzamento di terreno a ridosso della via Salemi ed esteso oltre 2.500 metri quadrati che per poco non ha ucciso l'agricoltore che vi stava lavorando).
Il "tavolo emergenziale" è costituito dall'Ufficio di Protezione Civile Comunale; dall'Ufficio Tecnico, dalla Polizia Municipale e dal settore"Grandi Opere"diretto dall'ingegnere Gianfranco D'Orazio. Secondo l'ordinanza sindacale, alla luce delle esigenze che dovessero manifestarsi, ne saranno coinvolti anche Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco. Il "tavolo" nasce dall'esigenza di tenere sotto controllo la situazione idrogeologica del territorio e garantire,in qualsiasi momento, la pubblica incolumità, e nello stesso tempo provvedere a tutti gli interventi necessari alla eventuale "emergenza" che potrebbe verificarsi per possibili "criticità geologiche".
Purtroppo la situazione non è certamente tra le più rassicuranti in quanto buona parte del territorio, sia nel centro urbano che nell'immediata periferia, presenta delle precarietà che, finora, si sono manifestate solo con danni alle cose. Oltre alla voragine apertasi sul terreno di contrada Amabilina il 16 dicembre scorso, sono da ricordare che, nel tempo si sono verificati cedimenti di terreni notoriamente poggiati su cave di tufo abbandonate.
E' il caso di quello verificatosi in via Salemi, quello interessante una pizzeria in piazza Stadio, l'area adiacente il "Panatletico" e, per due volte, le aree di via Tunisi dove si è aperta una voragine della profondità di 10 metri tra due edifici destinati ad abitazioni e attività commerciali, con problemi alla rete idrica e fognaria."Il "tavolo emergenziale" -viene sottolineato nell'ordinanza sindacale -nasce dalla necessità di tutelare la pubblica incolumità anche se con il triste provvedimento dello sgombero degli edifici che insistono su quell'area soggetta ad eventuali ulteriori cedimenti pericolosi per la incolumità delle popolazioni interessate, in attesa dei rilievi tecnici e di un intervento migliorativo delle condizioni di staticità delle aree cavernose delle quali sembra si sia persa la "memoria storica" delle cavità".
Secondo l'ordinanza sindacale il "tavolo emergenziale" dovrà provvedere ad assicurare l'immediata emissione degli atti necessari alla tutela della pubblica incolumità e curare con tempestività tutti gli interventi volti ad assicurare il pieno risultato dell'emergenza. Va ricordato per altro che, alla luce della situazione idrogeologica estremamente precaria manifestatasi negli ultimi mesi nel territorio l'Amministrazione Adamo ha avanzato richiesta del riconoscimento della "calamità naturale" alla Protezione Civile di Trapani e alla Regione. Intanto il "tavolo emergenziale" per cercare di evitare che abbiano a verificarsi fatti di più ampia portata rispetto a quanto finora avvenuto.

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