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Scuole, in trentuno rischiano il posto a Castelvetrano

CASTELVETRANO. Trentuno lavoratori di Castelvetrano che da 18 anni lavorano nelle scuole come ex lsu Ata dal 1° marzo rischiano seriamente il licenziamento in tronco. Ieri hanno protestato davanti al Liceo Scientifico ed oggi lo faranno anche davanti all’Istituto commerciale. Pagati a 800 al mese attraverso la Consip(Concessionaria servizi informatici) controllata direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che dovrebbe filtrare tutti gli acquisti dello Stato, compreso le pulizie nelle scuole dovranno passare attraverso questa «spada di Damocle». Il tutto nella logica di un presunto risparmio, gridano in coro voluto anche “decreto del fare” del Governo Letta. I lavoratori castelvetranesi hanno incrociato le braccia e gli alunni del Liceo Scientifico, Commerciale, del secondo e terzo circolo didattico si troveranno a dovere fare a meno dell’insostituibile lavoro di pulizia delle aule degli ex lsu, che in alcuni periodi hanno svolto le mansioni anche di collaboratori scolastici. In Sicila per accesso di ribasso è stata invalidata la gara di appalto della Consip, per cui il futuro dal primo di Marzo come precisa Giovanna Lentini:«è nero e il licenziamento è dietro l’angolo». Angela Risalvato:«siamo stati anche a Roma nella sede del Pd dove siamo stati ricevuti dall’onorevole Faraone che ci aveva assicurato l’apertura di un tavolo tecnico di trattative che ancora non parte».Maria Grazia Caracci anche lei con il cartello in alto:«continueremo con questi presidi non assicurando fino al 28 febbraio, data di scadenza del contratto, la pulizia nelle scuole». Gli fa eco Giacomo Scaturro:«anche la quinta Commissione regionale lavoro e cultura ha attenzionato la nostra problematica e aspettiamo ancora risposte».Infine Totò Curiale:«siamo seriamente preoccupati del nostro futuro occupazionale in un momento veramente triste della nostra economia. Ritengo che sia assolutamente “ immorale”, che le difficoltà della società debbano ricadere sulle fasce più deboli di questa». Dal 1996 gli ex lsu fino al 2001 hanno svolto mansioni di vario genere. Dal 2001 i lavoratori ,«obbligati», pena l’estromissione, sono stati costretti a transitare dai Provveditorati scolastici alle aziende private a seguito di un «accordo truffa» come dicono gli stessi lavoratori detto “Convenzione quadro” sigillato dai Ministeri, dai quattro grandi consorzi di cooperative e dalle organizzazioni sindacali. Dal 2001 fino al 2014 i lavoratori sono stati stabilizzati mediante la terziarizzazione dei servizi con privati con contratto a tempo indeterminato, che adesso finisce per non garantirli più. I lavoratori ieri si sono recati al Comune di Castelvetrano e oggi avranno anche un incontro con il sindaco di Castelvetrano Felice Errante, affinché assieme al vice sindaco Marco Campagna, si facciano portavoce delle istanze dei 31 lavoratori che rischiano di mandare in tilt anche l’andamento scolastico in fatto di igiene e pulizia.

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