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Nuovi loculi al cimitero di Trapani, la spesa prevista è di 800 mila euro

TRAPANI. Il cimitero comunale disporrà entro breve tempo di nuovi posti per la sepoltura dei defunti, e più particolarmente almeno alcune centinaia di posti.
E’ stata, infatti, approvata dall’amministrazione comunale una perizia di variante e suppletiva per la realizzazione di un nuovo edificio cimiteriale che si è resa necessaria in corso d’opera per far fronte alle esigenze sempre più frequenti ed impellenti di quanti chiedono la sepoltura dei loro cari, evitando così che le bare, come si è verificato già alcune volte, rimangano per diversi giorni in camera mortuaria per mancanza di loculi disponibili.
In ogni caso, la realizzazione dell’opera già avviata, ivi compresa la perizia di variante e suppletiva, comporterà complessivamente una spesa di circa 800 mila euro. L’edificio sta sorgendo esattamente nell’ex campo di inumazione, considerato che il camposanto trapanese ormai non ha più grande disponibilità di aree libere per la costruzione di nuove strutture cimiteriali. C’è da dire, al riguardo, circa la costruzione dell’edificio, che l’amministrazione comunale, aveva messo a disposizione la somma complessiva di 1.270.000 mila euro, di cui un milione di euro quali lavori a base d’asta, 220 mila euro quali somme a disposizione dell’amministrazione comunale ed infine 35 mila euro quali oneri per la sicurezza, ma poi l’opera è stata aggiudicata alla ditta Italscavi per un importo di circa 650 mila euro. Ma l’esigenza di un maggior numero di posti disponibili e l’aumento del costo del lavoro hanno comportato di fatto la presentazione di una perizia di variante che hanno causato, come già detto, una maggiore spesa rispetto a quella iniziale. Peraltro, l’amministrazione comunale, a seguito del notevole ribasso d’asta sulla somma inizialmente stanziata, disponeva di altri 400 mila euro quali residui e di conseguenza non è stata costretta ad impegnare altre somme rispetto a quella iniziale di un milione di euro. C’è da dire, infine, che l’approvazione del progetto iniziale è stata deliberata dall’amministrazione nel 2010, ma che poi il necessario iter burocratico ha fatto allungare notevolmente i tempi d’inizio dei lavori. AN.DO

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