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Drogato e derubato, arrestata la direttrice di una casa di riposo di Trapani

TRAPANI. Lo ha «drogato» con un bicchiere di passito al quale aveva aggiunto, senza farsene accorgere, del sonnifero. Poi lo ha sequestrato e con la carta di credito del malcapitato è andata in giro per negozi, facendo spese folli: abiti, gioielli, scarpe. Non si è fatta mancare niente, insomma. Protagonista della vicenda, la direttrice di una casa-alloggio per anziani di Valderice che è stata arrestata dai carabinieri di Trapani. Si tratta di L.A. di 40 anni, di cui non sono state rese note le generalità.
Vittima, un bancario di 50 anni, residente nel capoluogo, che si era recato presso la struttura per avere informazioni sul suo funzionamento nell’ipotesi di ricoverare lì un parente. A riceverlo è stata proprio la donna - ora agli arresti domiciliari - che adocchiata la vittima designata ha messo in atto il suo piano diabolico. «Venga – avrebbe detto, con modi garbati, al visitatore – le offro un buon bicchiere di vino liquoroso da sorseggiare mentre parliamo».
L’uomo ha abboccato ed ha bevuto il passito, ignorando che conteneva un potente sonnifero. Crollato di botto, è stato chiuso a chiave in una stanza e derubato della sua carta di credito, nonchè del codice. La scheda è stata utilizzata – secondo quanto accertato dai militari dell’Arma – dalla direttrice per rinnovare il suo guardaroba, spendendo in un lampo 2000 euro tra abiti, scarpe e gioielli. Dopo essersi ripreso l’uomo, che nel frattempo era stato cacciato dalla donna che lo aveva deriso per essersi ubriacato con un bicchiere di passito, si è recato al pronto soccorso del «Sant’Antonio Abate». Le analisi del sangue hanno riscontrato la presenza di tracce di sonnifero, verosimilmente morfina. Frattanto, sul suo telefonino sono giunti i messaggi delle spese fatte utilizzando la carta di credito. Così il bancario ha realizzato di essere stato stordito e derubato. Si è recato, pertanto, dai carabinieri a sporgere denuncia. Sono subito scattate le indagini. Nel corso di una perquisizione, i militari dell’Arma – diretti dal luogotenente Giovanni Barbato - hanno ritrovano e sequestrato gli abiti e i gioielli acquistati con la carta di credito, ma soprattutto hanno rinvenuto diverse boccette contenenti lo stesso sonnifero utilizzato per addormentare la vittima.
I riscontri investigativi, raccolti dai carabinieri, sono stati condivisi dall’autorità giudiziaria che a carico della direttrice ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari. I reati che le vengono contestati sono sequestro di persona, rapina aggravata, tentata violenza privata e indebito utilizzo di credito altrui.

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