ALCAMO. Se qualche giorno fa si parlava di acqua erogata con cadenza quotidiana in alcune zone di Alcamo, ecco però che ieri in città è tornata a farsi sentire la crisi idrica. Dal Municipio viene comunicato che "la situazione è sotto controllo" e che "sono in corso gli interventi di riparazione di una perdita dalla conduttura di Dammusi a causa di una frana". Dal Bottino viene riferito che i turni potrebbero arrivare a 6 giorni. Anche 7, se il problema non sarà risolto al più presto. I tecnici e gli operai addetti alla manutenzione della rete idrica si stanno impegnando per fare rientrare i disagi nel più breve tempo possibile. "Il settore Servizi tecnici - ha scritto ieri pomeriggio in una nota l'amministrazione Bonventre - comunica che gli attuali ritardi nella turnazione dell'erogazione idrica sono dovuti alle ultime perdite riguardanti la sorgente della condotta di Dammusi. Le perdite sono state causate in seguito alle frane verificatesi subito dopo le piogge delle settimane passate. I tecnici del Comune, assieme agli operai preposti e alla ditta incaricata, sono già al lavoro per effettuare nel più breve tempo possibile le riparazioni del caso ed arrecare il minor danno possibile alla cittadinanza alcamese. Naturalmente, non appena possibile, saranno ripristinate le turnazioni precedenti". E' dello scorso 7 febbraio una nota del responsabile del servizio Acquedotto "dalla quale si evince la necessità - è riportato in una recente determina dirigenziale - di intervenire prontamente nelle riparazioni della rete idrica di adduzione proveniente dalle sorgenti Chiusa-Dammusi-Mirto e Cannizzaro e nelle riparazioni della rete idrica cittadina". Ad aggiudicarsi i lavori è stata la cooperativa "La Piramide", per un importo complessivo di 24 mila 400 euro. Stessa somma è stata impegnata anche per interventi urgenti di riparazione della rete fognante cittadina, affidandoli alla cooperativa "La Giummara". Da una relazione tecnica, datata 6 febbraio, a firma del geometra Pietro Girgenti, responsabile del servizio idrico integrato, sono state infatti evidenziate "otturazioni di considerevole entità alla rete fognante centrale che ostacolano il deflusso dello scarico alle civili abitazioni".
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