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Cultura a Trapani, Ente Luglio senza fondi: «Costretti a licenziare per fare la stagione»

TRAPANI. Scongiurato il rischio chiusura per la biblioteca Fardelliana, il confronto si sposta adesso sui problemi finanziari dell’Ente Luglio musicale trapanese. La storica istituzione artistica è alle prese con il venir meno del contributo di 270 mila euro della Provincia regionale di Trapani, sempre a causa della soppressione disposta in Sicilia dal governo regionale. Una situazione che ha portato i vertici del Luglio musicale a prospettare pesanti tagli del personale. Praticamente si va verso il licenziamento di cinque dipendenti, mentre la restante parte dei lavoratori dovrebbe essere messa in part-time. Ed i problemi di budget porteranno inevitabilmente ad un ridimensionamento dell’attività artistica con tutte le conseguenze che ne deriveranno anche per quel che riguarda l’indotto, complessivamente circa duecento lavoratori. Dopo avere lanciato, nelle scorse settimane, l’allarme sul futuro dell’Ente, Gino Bosco, consigliere delegato del Luglio musicale, ha chiesto adesso al sindaco Vito Damiano di intervenire per fronteggiare l’emergenza, quanto meno per il 2014, come fatto per la Fardelliana nei giorni scorsi. Il Comune di Trapani, socio assieme alla Provincia del Luglio musicale, ogni anno eroga un contributo di 430 mila euro. E proprio in queste settimane l’esecutivo di Palazzo D’Alì ha disposto lo stanziamento di una prima tranche del finanziamento, pari a 215 mila euro. La metà dell’impegno di spesa per il 2014. Dopo l’annuncio del sindaco Damiano sulla biblioteca, Bosco ha invitato l’amministrazione comunale a farsi carico anche del contributo della Provincia. Quanto meno per quest’anno “in modo da tamponare l’emergenza”, sollecitando “un cambio di passo” da parte del primo cittadino. “È opportuno – ha rimarcato il consigliere delegato - che ci sia una visione di insieme. Ci sono seri problemi e, senza il contributo della Provincia, per fare la stagione lirica saremo costretti a licenziare”. Bosco ha poi rilanciato la proposta avanzata nei giorni scorsi dal senatore Antonio d’Alì per creare una fondazione che si occupi della gestione degli enti culturali della città, ovvero il Luglio musicale, la biblioteca Fardelliana ed il Consorzio universitario, chiamando in causa anche importanti immobili del centro storico, come il palazzo della Vicaria, palazzo San Gioacchino e lo stesso palazzo Riccio di Morana, di proprietà della Provincia di Trapani e che “potrebbero passare alla Regione. Stiamo lavorando per attivare il meccanismo della Fondazione”, ha fatto sapere Gino Bosco. Intanto, però, bisogna fronteggiare l’emergenza dei prossimi mesi, salvando la stagione degli spettacoli e scongiurando il rischio licenziamenti. Da questo fronte si registra la presa di posizione dei sindacati, con Cgil, Cisl e Ugl che hanno chiesto la convocazione incontro al consigliere delegato Bosco ed al sindaco di Trapani Damiano. Al centro del confronto ci sarà naturalmente l’ipotesi di ridimensionamento del personale, che non è stata condivisa dalle sigle sindacali. Presa di posizione dal Consiglio comunale anche da parte di Enzo Abbruscato, che ha proposto di aprire “un ragionamento complessivo sul ruolo dell’Ente - ha detto l'esponente del Pd - nella gestione delle politiche culturali cittadine”, integrandolo “con le attività di animazione territoriale e turistiche”.

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