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Concorso in associazione mafiosa, assolto l'ex sindaco di Campobello

CAMPOBELLO DI MAZARA. Il tribunale di Marsala ha assolto l'ex sindaco di Cambobello di Mazara nel trapanese, Ciro Caravà, imputato con l'accusa di concorso in associazione mafiosa. Il collegio giudicante presieduto da Gioacchino Natoli ne ha ordinato l'immediata scarcerazione.


Caravà, 55 anni, era alla guida di una giunta di centrosinistra. Fu rinviato a giudizio il 7 dicembre 2012. Il Comune venne stato sciolto per infiltrazioni mafiose il 27 luglio 2012. L'ex primo cittadino secondo l'accusa, avrebbe intrattenuto rapporti con esponenti della locale famiglia mafiosa capeggiata da Leonardo Bonafede, anch'egli rinviato a giudizio e oggi assolto dall'accusa di intestazione fittizia di beni. Il processo fu istruito in seguito all'inchiesta della Dda di Palermo che il 16 dicembre 2011 sfociò nell'operazione antimafia «Campus Belli». Il processo si aprì l'8 febbraio dell'anno scorso. Al centro delle indagini, avviate nel 2006, c'era uno dei «sodalizi criminali» considerato tra i più vicini al boss latitante Matteo Messina Denaro. Secondo gli investigatori, la famiglia mafiosa di Campobello di Mazara avrebbe mantenuto uno stretto collegamento con Messina Denaro e, «attraverso un pervasivo controllo del territorio», sarebbe riuscita, secondo i magistrati a «infiltrare progressivamente le attività imprenditoriali ed economiche dell'area».

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