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Alcamo, fuori uso la fonte del Bottino: cittadini costretti ad acquistare l’acqua

ALCAMO. "Erogazione sospesa per manutenzione", si legge in fogli di carta appiccicati ai pali accanto ai rubinetti, dove del resto, ancora una volta, purtroppo, si notano rifiuti sparsi. Questa la situazione ieri al Bottino di Alcamo. Il serbatoio d'acqua comunale è, ogni giorno, meta di tantissimi cittadini che vi giungono per fare rifornimento utilizzando i rubinetti. Ma da tali rubinetti da lunedì mattina non esce una sola goccia d'acqua. Sono momentaneamente chiusi. Una situazione già tante volte registratasi nel recente e nel lontano passato. Il settore Servizi tecnici del Comune ha già spiegato, nella giornata di lunedì, che "sono in corso le riparazioni necessarie per ripristinare l'uso delle fontanelle, il problema è stato causato da un guasto verificatosi nella condotta idrica delle sorgenti Dammusi". Dall'ufficio comunale Acquedotto viene riferito che "i turni di approvvigionamento restano, comunque, di cinque giorni". Turni piuttosto lunghi, non adeguati per una città e un territorio a vocazione turistica, dove gli albergatori, oltre che gran parte della popolazione e degli esercenti, in caso di maggiore criticità, sono costretti a comprare l'acqua dai privati ricorrendo quindi al servizio di approvvigionamento tramite autobotte a pagamento. Numerose sono sempre le segnalazioni di disagio da parte di persone che non possono permettersi di frequente tali spese. Il vicesindaco Giacomo Paglino, con delega ai Servizi manutentivi, dichiara: "Ci prodigheremo affinché i lavori di riparazione siano eseguiti nel più breve tempo possibile, per arrecare il minor fastidio alla popolazione alcamese". Il sindaco Sebastiano Bonventre, nei giorni scorsi, è intervenuto sul tema della crisi idrica affermando: L'eventuale sistemazione definitiva della rete idrica per evitare carenze d'acqua ha dei costi esorbitanti (circa 7/8 milioni di euro) che non possono essere sostenuti a meno che non si ottenga un adeguato finanziamento (su cui in ogni caso stiamo già lavorando) anche in considerazione dei limiti di spesa previsti dal Patto di Stabilità. Tuttavia, è in fase di definizione, non oltre il 31 marzo per contratto, l'arrivo di 70 litri al secondo proveniente dall'acquedotto Montescuro che dovrebbe significativamente ridurre i disagi correnti. Si ricorda come Alcamo non possieda sorgenti all'interno del proprio territorio - tiene a evidenziare il sindaco - e questo comporta complesse e lunghe procedure di convogliamento dell'acqua in città con reti particolarmente lunghe ed impianti di sollevamento dai costi onerosi".

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