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Tares, mini rate per pagare l’imposta a Trapani ma l’opposizione è contraria

TRAPANI. Si fa sempre più serrato il confronto in Consiglio comunale sulla tassa dei rifiuti. L’assemblea di Palazzo Cavarretta ieri sera è tornata ad occuparsi di Tares. Si va verso la suddivisione degli importi dell’imposta, in scadenza a febbraio ed ad aprile, in quattro mini-rate. Dilazionando quindi ulteriormente i termini per il pagamento della tassa. La rata di febbraio si dovrebbe pagare metà entro il 16 del mese prossimo e la restante parte con scadenza a marzo. Stesso discorso per la terza rata, divisa in due tra aprile e maggio. Resta in ballo anche il bonus per il rimborso di parte della Tares per le famiglie a basso reddito. Argomento che sta tenendo banco a Palazzo Cavarretta assieme alla delibera sulle “mini-rate” trasmessa in Consiglio comunale dall’amministrazione guidata dal sindaco Vito Damiano. Ma diversi consiglieri comunali hanno chiesto chiarimenti all’esecutivo, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti che rimandano al contributo per il rimborso della terza rata della Tares. Perplessità sono arrivate infatti dai banchi dell’opposizione, ad iniziare da Francesco Salone e Mimmo Fazio, che hanno sottoscritto un documento congiunto in cui sono tornati a mettere sotto accusa l'amministrazione Damiano, chiedendo il ritiro dell’atto deliberativo. Il confronto ruota attorno al bonus per la terza rata della Tares, un contributo che dovrebbe andare alle famiglie con un reddito più basso, in modo da rimborsare parte della tassa sui rifiuti, aumentata esponenzialmente con rincari fino al 150 per cento.
A riguardo si parla di un reddito non superiore ai 35 mila euro e del limite Isee di 13.158 euro. Si resta però ancora in attesa che l’amministrazione guidata dal sindaco Vito Damiano formalizzi i criteri e le modalità per accedere all’agevolazione. Il bonus si intreccia naturalmente con la proposta di introdurre le mini-rate. Ma da più parti c’è chi teme che il provvedimento possa creare ulteriore confusione tra i cittadini. Incertezza anche per quel che riguarda la copertura economica del bonus, come evidenziato dallo stesso Francesco Salone. “L’amministrazione non ha ancora chiarito a quanto ammonta la somma per sopperire al mancato introito. Si parla di cifre ballerine tra il milione e mezzo ed i due milioni di euro. Dove si reperiscono quiete somme?”, ha chiesto l'esponente di Forza Italia nella nota congiunta con il capogruppo di Uniti per il futuro Mimmo Fazio.

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