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Mini rate per la Tares, dibattito aperto a Trapani

Si tratta di un provvedimento per rendere meno pesante il pagamento e per agevolare i cittadini in stato di difficoltà

TRAPANI. Si va verso una ulteriore rateizzazione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti subentrata alla Tarsu che ha portato ad aumenti esponenziali, fino al 150 per cento per la famiglie numerose. Il Consiglio comunale sta valutando la possibilità di suddividere gli importi, in scadenza a febbraio ed ad aprile, in due parti. Dilazionando così i termini per il pagamento dell’imposta, che in questo modo slitterebbero fino a maggio. La rata di febbraio si potrebbe quindi pagare metà con scadenza il 16 del mese prossimo e la restante parte a marzo. Stesso discorso per la terza rata, che dovrebbe essere divisa in due tra aprile e maggio. Il condizionale è d’obbligo, visto che si resta in attesa del via libera da parte del Consiglio comunale di Trapani, chiamato ad approvare l’atto deliberativo trasmesso dall’amministrazione guidata dal sindaco Vito Damiano. Si tratta insomma di un provvedimento “per rendere meno pesante la Tares”, così come rimarcato in aula dal capogruppo del Nuovo centrodestra Totò La Pica, “agevolando i cittadini in difficoltà”. Ma da più parti è stato prospettato il rischio di creare ancora più confusione. Anche perché resta in ballo l’ipotesi del rimborso della terza rata per le famiglie che rientreranno in determinati parametri reddituali. Aspetto su di cui si sono soffermati diversi consiglieri, tra cui, dai banchi dell’opposizione, anche Enzo Abbruscato. “Ancora non sono chiare le modalità di attribuzione del bonus per la terza rata”, ha evidenziato l’esponente dell’opposizione intervenendo nel corso del dibattito. Il Consiglio è stato aggiornato a lunedì sera. Alla seduta dovrebbe partecipare il sindaco Vito Damiano, chiamato a chiarire i dubbi e le perplessità sollevate dai gruppi. Tra le questioni al centro del confronto ci saranno le modalità per accedere alla agevolazioni annunciate dall’amministrazione comunale dopo le proteste dei cittadini per i rincari della tassa, sfociate in una manifestazione tenuta davanti il municipio lo scorso mese. Il rimborso della terza rata dovrebbe essere riservato alle famiglie con reddito non superiore ai 35 mila euro, così come stabilito dal Consiglio comunale nell’ordine del giorno approvato a fine dicembre. Assieme al paletto sul reddito, dovrebbe esserci anche il limite Isee di 13.158 euro. Ma potrebbero arrivare altri parametri di riferimento, come prospettato dallo stesso primo cittadino. Da questo fronte si resta in attesa di un apposito regolamento “in fase di predisposizione”, ha fatto sapere il dirigente del settore ragioneria Gioacchino Petrusa durante l’ultima seduta dell’assemblea di Palazzo Cavarretta rispondendo alle domande dei consiglieri. Insomma, a breve dovrebbero essere ufficializzati i criteri e le modalità per il rimborso, alle famiglie con più basso reddito, di parte della Tares. L’esecutivo di Palazzo D’Alì sta cercando di accelerare l’iter, in modo da accorciare i tempi tra pagamento della terza rata della tassa sui rifiuti e l’erogazione del bonus da parte degli uffici comunali.

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