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Favignana, il sindaco ferma l'aliquota base: niente mini Imu sulla prima casa

FAVIGNANA. Nell’arcipelago delle Egadi non si dovrà pagare nessuna mini-Imu sulla prima casa. L’amministrazione comunale di Favignana, guidata dal sindaco Peppe Pagoto, non ha infatti aumentato l’aliquota base dell’imposta sugli immobili, pari al quattro per mille. Insomma, a Favignana, Levanzo e Marettimo i proprietari di casa, destinata ad abitazione principale, non dovranno sborsare alcunché. “La scelta di mantenere l'aliquota Imu 2013 per la prima casa allo 0,4 per cento – ha dichiarato il vicesindaco Vincenzo Bevilacqua, con delega al bilancio - si è dimostrata non solo equa ma anche lungimirante. In questo modo abbiamo evitato che i cittadini delle isole Egadi, diversamente da quelli di altre località, subissero questo ennesimo balzello, che alle famiglie comporterà un esborso di circa 50 euro ed oltre, a seconda della rendita catastale. Riteniamo infatti che la prima casa, frutto di sacrifici, sia un diritto intangibile”. La vicenda della “mini-Imu” ruota attorno al mancato introito, nelle casse dei comuni, delle somme che sarebbero arrivate dall’imposta sulla prima casa. Lo Stato, per compensare il mancato gettito, si è fatto carico di trasferire agli enti locali i relativi importi, ma in base alla aliquota base. In caso di aumento della quota dell’imposta, parte della differenza dovrà essere pagata dai cittadini entro il 24 gennaio. Ma Favignana, così come altri comuni del comprensorio trapanese, non rientra in questo caso. “Ciò che amareggia – ha continuato il vice sindaco Bevilacqua - è che quei Comuni che hanno aumentato l'aliquota oltre quella di base, riceveranno dallo Stato un cofinanziamento che coprirà il 60 per cento della mini-Imu, e pertanto i contribuenti dovranno versarne soltanto una quota pari al 40 per cento. In definitiva, verranno penalizzati proprio i Comuni che hanno invece tenuto ferma l'aliquota base. È un trattamento che consideriamo profondamente iniquo, perché avvantaggia gli enti che aumentano le imposte penalizzando chi, invece, le riduce”. L’amministrazione comunale egadina ha anche deciso di non aumentare la tassa sui rifiuti, mantenendo la Tarsu e non passando quindi alla nuova Tares, evitando così rincari sull’imposta.

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