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Ryanair resta a Birgi, accordo raggiunto Si firma giovedì a Roma

A siglare l’accordo saranno il presidente dell’Ente camerale Pino Pace e il presidente della società di gestione aeroportuale Airgest Salvatore Castiglione. L’obiettivo è raggiungere i 2 milioni di passeggeri

TRAPANI. La data è il 23 gennaio, giovedì della prossima settimana. L’ha confermata come quella della firma del contratto con Ryanair il prefetto Leopoldo Falco. La «location» sarà Roma e a sancire l’accordo per finanziare, attraverso la promozione dello scalo e del territorio, il prosieguo dell’operatività della compagnia irlandese sull’aeroporto «Vincenzo Florio» saranno i rappresentanti della stessa compagnia aerea, il vertice dell'Airgest, con in testa il presidente della società che gestisce lo scalo Salvatore Castiglione, e il presidente della Camera di Commercio Pino Pace. L’ente camerale rappresenta, infatti, da un lato, la «cabina di regia» per l'accordo di co-marketing che coinvolge tutti i Comuni della provincia (mancano, ma per questioni di dettagli, Marsala ed Erice perché le disponibilità sono state ampiamente confermate avendo i due Comuni già attivato da tempo le procedure per l’impegno delle risorse) e, dall’altro, il «bacino collettore» delle quote. La bozza d'accordo che sarà firmato giovedì è pronta e comporterebbe un’intesa valida per 3 anni e non per 5 come la precedente, ma alle stesse condizioni. Ryanair, in sostanza, confermerà il suo impegno sull’aeroporto, anche riorganizzando la propria base, con l’obiettivo di raggiungere nel più breve tempo possibile, il traguardo dei 2 milioni di passeggeri. L’accordo economico sarà per 2 milioni e 100 mila euro a fronte della trattativa iniziale improntata a 3 milioni. E alla Prefettura va dato atto dell’incisività dell’azione di spinta nei confronti dei Comuni meno convinti della validità dell’operazione o comunque che eccepivano qualcosa in ordine ai criteri adottati dalla società di gestione dell’aeroporto nell’indicare i sette livelli della compartecipazione. «Ma non c’era chi non fosse d’accordo nel considerare l’aeroporto ”Vincenzo Florio” fattore determinante di sviluppo del territorio – ha dichiarato, in proposito, Falco - ed è stata subito evidente la necessità di convergere sulla proposta di co-marketing per evitare il mancato rinnovo del contratto con Ryanar che avrebbe potuto persino determinarne la chiusura». Oltre che da parte del prefetto Leopoldo Falco, una considerevole spinta agli Enti locali è arrivata da Confindustria che aveva raccolto la preoccupazione degli operatori turistici sul futuro dello scalo nell’assunto ormai consolidato che la gran parte dell’economia del territorio dipende dal suo sviluppo.

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